Giovanni Veronesi è impegnato nella realizzazione di due nuovi film, come spiega in un’intervista alla ‘Repubblica’. Il primo come produttore e sceneggiatore dell’esordio alla regia della 28enne Pilar Fogliati, celebre in rete per le sue improvvisazioni di tipologie di ragazze romane. “La tenevo d’occhio da tempo, ho capito che era in grado di dirigere un film. Stiamo scrivendo insieme la storia di quattro trentenni – dice il regista toscano – che non sanno cosa faranno nella vita ma iniziano ad avere piccoli cedimenti. L’aristocratica che vive nel centro storico, la ragazza di Ponte Milvio, aggressiva e inserita nella società, la siciliana arrivata per fare l’artista, la commessa di Guidonia, la più pura di tutte”.
La storia siamo noi è invece il film che da regista sta preparando per cancellare Hitler dalla storia.”Volevo affrontare la Shoah ma non in modo diretto – spiega Veronesi – Un killer e uno scienziato vogliono tornare con la macchina del tempo al giorno in cui Hitler fu più vulnerabile, quel mercoledì di maggio del ’38 in cui cavalcò con Mussolini fuori Roma, senza scorta. Ma sbagliano giorno e giungono nel 1889, quando Adolf è un neonato: difficile eliminarlo. Sono stato ad Auschwitz due volte, a meditare. Non posso fare a meno di chiedermi che società avremmo avuto senza l’Olocausto”.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
Recente la scoperta delle origini della madre, Rosa Nespeca, che avrebbe trascorso la sua giovinezza nel Piceno. In corso i tentativi di invitare Zemeckis nelle Marche
L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Made in Italy presso il multisala Votiv Kino insieme alla casa di distribuzione austriaca Filmladen e l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, con il contributo del Ministero della Cultura
Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute