Vergine giurata in concorso a Berlino

L'opera prima di Laura Bispuri con Alba Rohrwacher, ambientata tra l'Albania e l'Italia, sarà in competizione alla 65esima Berlinale. Il film è distribuito da Istituto Luce Cinecittà


Vergine giurata di Laura Bispuri, con Alba Rohrwacher, Lars Eidinger, Flonja Kodheli, Luan Jaha, Emily Ferratello, una coproduzione tra Italia, Svizzera, Germania, Albania e Kosovo, che sarà distribuita da Istituto Luce Cinecittà a marzo, sarà in concorso al Festival di Berlino (5-15 febbraio). Il film, tratto dal libro della scrittrice albanese Elvira Dones (Feltrinelli) è girato tra l’Albania e l’Italia, in particolare Bolzano. Racconta la vicenda di Hana, una giovane forte e ribelle che decide di aderire alla regola tradizionale secondo cui una donna può vivere libera come un uomo a patto di rinunciare alla propria femminilità e restare vergine per tutta la vita secondo i dettami del Kanun. 

Laura Bispuri ha accolto con grande emozione la notizia: “Sono davvero felice di andare a Berlino con il mio primo lungometraggio. Ho lottato a lungo per fare questo film, spinta da un grande amore verso il personaggio di Hana/Mark e da un senso di responsabilità verso la storia che ho scelto di raccontare, una storia che è metafora del rapporto tra libertà femminile e mondo”. 

“Da subito ha pensato ad Alba Rohrwacher per il ruolo di una giovane donna albanese – aveva spiegato Laura Bispuri in un’intervista a Cinecittà News – solo lei può essere Hana, perché ha una fisicità molto particolare, che ho colto soprattutto ne La solitudine dei numeri primi. Un’attrice che, a seconda della scena nella quale si trova, cambia moltissimo”. La regista, 35 anni, romana, ha prodotto la sua opera prima con le italiane Vivo Film e Colorado e il sostegno del MiBACT, del programma MEDIA, di Rai Cinema, con la svizzera Bord Cadre Films, la tedesca Match Factory Productions, l’albanese-kosovara Era Film Productions, la RSI Radiotelevisione Svizzera, Eurimages, la BLS Business Location Sudtirol Alto Adige. All’attivo della giovane cineasta tre cortometraggi, tra cui Passing in Time, premiato con il David, e Biondina (progetto perFiducia di Banca Intesa) vincitore di un Nastro d’argento.

In programma alla Berlinale anche il nuovo film di Wim Wenders in 3D Every Thing Will Be Fine con James Franco, Rachel McAdams e Charlotte Gainsbourg che sarà presentato fuori concorso. Completano la selezione ufficiale Aferim! di Radu Jude, il cileno El Club di Pablo Larrain, il documentario di Patricio Guzman The Pearl Button, il giapponese Chasuke’s Journey di Sabu, il tedesco Elser di Oliver Hirschbiegel, sempre fuori concorso, biografia di Georg Elser, modesto falegname di Königsbronn che l’8 novembre del 1939 minacciò la vita di Hitler con un attentato dinamitardo nella birreria Bürgerbräukeller di Monaco, mancando il suo obiettivo di soli 13 minuti.

Every Thing Will Be Fine
è scritto dal norvegese Bjorn Olaf Johannessen e racconta la storia di Tomas (Franco), uno scrittore che provoca un incidente e passa i successivi 12 anni a indagare le conseguenze della tragedia sulla sua vita e su quella di Kate (McAdams). Wenders riceverà a Berlino l’Orso alla carriera. Il regista tedesco ritiene che Every Thing Will Be Fine inauguri una nuova fase del 3D, perché utilizza la tecnologia non per creare effetti visivi, ma per immergere il pubblico nel dramma interiore dei suoi personaggi. 

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19 Gennaio 2015

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