Carlo Verdone e Claudia Gerini accolti come rockstar al Festival del Film di Roma: i due attori sono stati i protagonisti dei “Duetti d’autore”, gli incontri aperti al pubblico organizzati nel proprio stand dal Gioco del Lotto con RB Casting, nell’ambito di “PiùTuaRoma”, tappa romana de “Il Gioco più tuo in tour”. Tra flash e telecamere, con i fan tutti accalcati con i telefonini in mano, si è parlato della Capitale. “Roma deve essere accarezzata e aiutata, perché è il biglietto da visita dell’Italia”, ha iniziato Verdone, raccontando il dispiacere di vedere una città “complicata e sciatta, in cui c’è un concorso di colpa tra governanti e cittadini nel disfattismo”. “Mi piace la Roma dei vecchi film, come Poveri ma belli, quelli in cui si faceva il bagno nel Tevere”, ha proseguito l’attrice, “oggi la città è come una bella donna ma trascurata”.
Verdone è stato coinvolto direttamente, come membro della giuria, insieme a Lina Wertmuller e Daniele Luchetti, nei provini organizzati da Lottomatica per cercare una nuova star per il cinema.
L'assessore alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo di Roma Capitale annuncia: "Il Festival tornerà alla sua vocazione di Festa"
Lascia l'incarico assunto nel 2012 per approdare al Touring Club: Un'opportunità maturata tempo fa e che mi è sembrato corretto mantenere riservata fino ad oggi per non interferire con l'andamento del Festival"
Bilancio positivo per Wired Next Cinema, la sezione parallela al Festival di Roma dedicata ai nuovi linguaggi dell'audiovisivo. Spunti interessanti dall'illustratrice Olimpia Zagnoli sui formati brevi e le nuove forme di creatività. Tra gli appuntamenti più seguiti, soprattutto dal pubblico di giovani, gli incontri con le star del web Maccio Capatonda, The Pills e The Jackal, tutti alle prese con l'esordio sul grande schermo
Parecchi italiani tra i premiati alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Tra loro Andrea Di Stefano, esordiente con Escobar, prodotto all’estero, che ha rivendicato il suo orgoglio di regista italiano formatosi con Blasetti e Sorrentino, e il loquace Roan Johnson che si è definito “un sognatore a occhi aperti. Vedevo che Fino a qui tutto bene procedeva alla grande e mi dicevo ‘magari può andare a un festival e vincere’. Ma poi anche ‘sta’ bonino… un ci pensare. Temevo la mazzata. E invece siamo qui”