Nate nel 1982 dalla collaborazione tra la Cineteca del Friuli di Gemona e Cinemazero di Pordenone, le Giornate del Cinema Muto si sono ormai affermate come la principale manifestazione internazionale dedicata alla conservazione, alla diffusione e allo studio dei primi trent’anni di cinema. La prima retrospettiva, sul comico francese Max Linder, fu organizzata come un vero e proprio omaggio d’amore, con un budget poverissimo ed un pubblico di pochi esperti. Oggi, fino a oltre 700 tra studiosi, archivisti, collezionisti, giornalisti, studenti e appassionati, confluiscono in Friuli ogni anno ad ottobre per una settimana di maratona cinematografica.
Da quando esistono, le Giornate del Cinema Muto si sono occupate di ogni aspetto della storia del cinema delle origini, dalle classiche produzioni hollywoodiane ai cartoni animati, dall’avanguardia europea alla cinematografia di paesi in via di sviluppo, e spesso si sono avventurate in territori inesplorati. Le Giornate hanno aiutato a capire meglio quanto siano importanti la conservazione e la disponibilità dei film prodotti nei primi anni per la nostra conoscenza della storia del cinema”.
Uno degli obiettivi della manifestazione è sempre stato quello di stimolare il lavoro di recupero e salvaguardia del patrimonio delle cineteche. Grazie alla copiosa presenza di esperti del settore, per i quali il festival rappresenta un punto d’incontro e un’occasione straordinaria per discutere e scambiarsi informazioni, film perduti sono stati ritrovati, film senza titolo sono stati identificati e importanti progetti di restauro sono stati avviati.
Tra le rassegne che hanno fatto la storia del festival, si ricordano il programma del 1986 sul cinema scandinavo dalle origini al 1918; quello del 1989 con i tesori della cinematografia russa anteriori alla rivoluzione del 1917, provenienti dagli archivi del Gosfilmofond di Mosca e mostrati per la prima volta fuori dall’Unione Sovietica; la spettacolare collezione di film europei delle origini ritrovati nella Collezione Komiya e presentati a Pordenone nel 1992 grazie alla collaborazione del National Film Center di Tokyo. Ampie retrospettive sono state inoltre dedicate al cinema muto jugoslavo (1988), tedesco (1990), australiano e neozelandese (1993), indiano (1994), israeliano (1995) e cinese (1995, 1997), e importanti rassegne hanno riguardato i comici italiani, la produzione americana degli anni dieci, la compagnia francese Eclair, la produzione mondiale dell’anno 1913, Mack Sennett, Thomas Ince, Roscoe Arbuckle, Frank Borzage, Walt Disney, Augusto Genina, Henry King, registi americani indipendenti come William Wyler e Monta Bell, e ancora Max e Dave Fleischer, Herbert Brenon, la Fox, Alfred Hitchcock, Louis Feuillade. Nel 1997 ha preso il via il pluriennale Progetto Griffith, che si propone di riportare sul grande schermo, per uno studio sistematico, tutto quanto sopravvive delle centinaia di film ralizzati da D.W. Griffith tra il 1907 e il 1931.
Punto d’onore delle Giornate è la qualità delle proiezioni – su uno schermo molto grande, con attrezzature di prima qualità e a velocità variabile – cui si aggiunge la qualità degli accompagnamenti musicali. Durante tutto il festival, un gruppo di sei, sette pianisti specializzati provenienti da paesi diversi suona, improvvisando, musiche originali o contemporanee, e per gli eventi con orchestra sono chiamati ad esibirsi i maggiori direttori di musica da film muti, come Carl Davis e Gillian B. Anderson. Ma le Giornate fungono anche da “talent scout” per musicisti individuali e gruppi musicali, dal britannico Adrian Johnston ai percussionisti americani dell’Alloy Orchestra. Anche la musica contemporanea e sperimentale è rappresentata, con partiture originali composte ed eseguite da compositori famosi come Wim Mertens e John Cale.
Oltre ai numerosi eventi collaterali, le Giornate organizzano, a partire dal 1996, insieme alla Camera di Commercio, la Pordenone Film Fair, la Fiera del Libro e del Collezionismo Cinematografico, che si svolge parallelamente al festival ed è diventata anno dopo anno un appuntamento irrinunciabile per appassionati, studiosi e collezionisti. Vi partecipano alcune tra le maggiori case editrici italiane e straniere, con i loro libri, DVD, cd-rom e video, cui si aggiungono i manifesti originali, le fotografie, le curiosità e i cimeli proposti dai collezionisti.
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