Venice Days: apre Kim Ki-duk, chiude Messi

A chiudere l’11ma edizione sarà 'Messi' di Alex De la Iglesia, biopic del popolare calciatore argentino. Film d’apertura, come già annunciato, 'One on One' del regista coreano


A chiudere l’11ma edizione delle Giornate degli Autori, di cui CinecittàNews è media partner, sarà Messi di Alex De la Iglesia, biopic del popolare calciatore argentino, fuori competizione, che mescola ricostruzioni interpretate da attori, materiale d’archivio e interviste a ex calciatori e allenatori come César Luis Menotti e Diego Armando Maradona, a giornalisti argentini e spagnoli, ai compagni di squadra Mascherano, Pinto, Iniesta e Piqué, all’endocrinologo che curò il piccolo Lionel per il suo disturbo della crescita.

Film d’apertura, come annunciato in precedenza  dalla rassegna indipendente promossa da Anac e 100autori, sarà One on One del coreano Kim Ki-duk, fuori competizione. In mezzo 12 titoli, tra cui 2 italiani (De Matteo e Farina, leggi l’articolo sulle presenze italiane), 5 opere prime, e una prevalenza francese, ben 4 di cui 2 coproduzioni. Tra quest’ultimi Ritorno a L’Avana di Laurent Cantet, Palma d’oro con La classe, racconto intimo di una generazione che fa i conti con le scelte fatte o subite da ciascuno che uscirà con Lucky Red.
E poi la commedia israeliana sull’eutanasia The Farewell Party di Sharon Maymon e Tal Granit, o l’inglese The Goob di Gy Myhill con l’estate ricca di sorprese del 16enne protagonista, o Le nuits d’ete di Mario Fanfani che ci porta nella Francia del 1959, alle prese con la questione algerina. Le proiezioni, tre al giorno, si trasferiscono dalla sala Darsena alle sale Perla.

“Le Giornate degli Autori hanno la ricerca del futuro radicata nel loro codice genetico, in parallelo con una passione per la memoria – ricorda il delegato generale Giorgio Gosetti – Abbiamo scelto un motto per il nostro lavoro da qui in avanti: scopriamo un nuovo pubblico per un cinema nuovo”.
In arrivo da quest’anno nuovi premi, a cominciare dal Premio Venice Days, un assegno di 20mila €. I giurati saranno i ragazzi di “28 Volte Cinema”, il campus formativo di 28 giovani spettatori provenienti da altrettanti paesi dell’UE. Alla discussione finale, che porterà al verdetto e che sarà pubblica, vi potranno assistere sia quanti saranno alla Villa degli Autori la mattina del 5 settembre, sia quanti vorranno collegarsi in diretta streaming.
Prima volta anche per il Premio del pubblico BNL al film più votato tramite cartolina consegnata all’ingresso in sala, e per i due riconoscimenti SIAE: un Premio alla carriera a alla creatività e professionalità di un autore e un Premio alla migliore sceneggiatura. Sono confermati il Label di Europa Cinemas (Programma Media) per il miglior film europeo e il Premio Fedeora (Federazione della critica euro-mediterranea) per il miglior film e il miglior esordiente.

Per il terzo anno torna il programma “Women’s Tales” dedicato alla creatività femminile con la presentazione di due cortometraggi, Spark and Light e Somebody. Previsti approfondimenti e focus sulla serialità televisiva e sul ruolo dei festival nella promozione e diffusione del documentario, oltre a un incontro sul sistema televisivo, organizzati da Anac e 100Autori e un Forum italo cinese promosso da Anica.
L’appuntamento di Venezia sarà anche l’occasione perché il progetto speciale “100+1: cento film e un paese, l’Italia”, lanciato dal critico Fabio Ferzetti nel 2006, grazie alla Regione Lazio e a Istituto Luce Cinecittà, si apra anche alla scena internazionale.
Curiosità: alcune silenziose golf car, messe a disposizione da Toscana Resort Castelfalfi, percorreranno il Lido trasferendo cast e registi.

Venezia 71

Venezia 71

Segnalazione ‘Cinema for Unicef’ a ‘Beasts of No Nation’

"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"

Venezia 71

Una precisazione di Francesca Cima sui grandi festival italiani

"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"

Venezia 71

Morte a Venezia?

“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima

Venezia 71

Munzi e Costanzo all’incontro post-Venezia del Sncci

I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre


Ultimi aggiornamenti