Il Noir in Festival svela l’immagine ufficiale della sua 34ª edizione, che si svolgerà a Milano dal 2 al 7 dicembre 2024, grazie al supporto della Direzione Cinema del MiC, con il patrocinio del Comune di Milano e in collaborazione con IULM, Cineteca Italiana, Casa Manzoni e Libreria Rizzoli. Con un segno distintivo che riprende lo stile delle ultime edizioni italiane, il festival di quest’anno inizia il suo percorso, già ricco di novità e anticipazioni che saranno annunciate a breve.
Dopo aver coinvolto alcuni grandi nomi del fumetto e dell’illustrazione, come Gigi Cavenago, Lorenzo De Felicis, Mario Alberti, Marco Galli, Paolo Bacilieri e Manuele Fior, i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri hanno scelto di affidare l’immagine di quest’anno a una figura emblematica del fumetto italiano: Vanna Vinci. Artista versatile originaria di Cagliari, entra sulla scena del fumetto italiano alla fine degli anni Ottanta con la pubblicazione del suo primo lavoro per Granata Press. Da allora, ha continuato a raccontare e illustrare, collaborando con importanti case editrici, sia italiane che internazionali, tra cui Sergio Bonelli, Feltrinelli, Rizzoli, Dargaud, Planeta e Hachette.
Il suo repertorio spazia da storie di vita quotidiana e intime, con incursioni nel fantastico, fino al personaggio umoristico della Bambina Filosofica, passando per biografie a fumetti di straordinarie figure femminili come Luisa Casati, Tamara de Lempicka, Frida Kahlo, Maria Callas e le grandi cortigiane della Parigi di fine Ottocento. Attualmente, sta lavorando su una miniserie per Sergio Bonelli Editore, intitolata “Viaggio notturno”, un’opera dalle atmosfere oniriche e inquietanti. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’ultimo, il prestigioso Romics d’Oro 2024.
Entusiasta di partecipare all’edizione più “rosa & noir” degli ultimi anni, che vede anche il Premio Chandler assegnato a Joyce Carol Oates, Vanna Vinci ha scelto senza esitazioni il tema della sua illustrazione:
“Quando mi è stato chiesto di realizzare l’immagine per il Noir in Festival, ho subito pensato a uno dei miei film preferiti: La fiamma del peccato di Billy Wilder, con una sceneggiatura scritta da Wilder e Raymond Chandler. Ho immediatamente visualizzato la protagonista, la spietata femme fatale Phyllis Dietrichson, interpretata dalla straordinaria Barbara Stanwyck. L’ho ritratta con uno sguardo gelido, occhiali scuri e una sigaretta tra le dita guantate. L’ambientazione è ispirata a uno dei fotogrammi del film, una città americana degli anni Quaranta, forse Los Angeles, che poteva essere anche una Milano notturna. Per l’atmosfera, non volevo solo richiamare l’eleganza delle spalline anni Quaranta, ma anche evocare un tocco di Milano negli anni Ottanta, usando colori puri e primari come il ciano, il giallo e il magenta, tipici della grafica di quel periodo. Sono felice che la mia Phyllis Dietrichson rappresenti quest’anno l’universo ricco e complesso del cinema Noir.”
Vinci sarà inoltre protagonista di un incontro presso la IULM, nell’ambito di una serie di eventi che avvicineranno ulteriormente il Noir in Festival al mondo del fumetto.
La Giuria del Concorso Internazionale del Noir 2024, composta dal presidente James Jones, con Chiara Caselli, Letizia Toni e Fulvio Risuleo, tra gli 8 film in selezione ha scelto l’opera di Lin Jianjie
6 titoli italiani in selezione per il riconoscimento ideato da Gianni Canova con Giorgio Gosetti: la giuria di esperti cinematografici, insieme alla giuria popolare di studenti e cinefili, ha scelto l’opera prima, distribuita nelle sale da Luce Cinecittà
Il film di Gianluca Manzetti, con Luka Zunic e Matilde Gioli, nel Concorso Internazionale del Noir 2024. Per il regista, in riferimento al tema social del racconto, la “realtà virtuale ha già assunto una sorta di forma religiosa”. L’uscita, con Eagle Pictures, è annuncia per agosto/settembre 2025
Il G7 al Noir in Festival: dopo l’anteprima Fuori Concorso a Cannes, il film diretto a sei mani da Guy Maddin, Evan Johnson, Galen Johnson si presenta come una commedia nera satirica e apocalittica, in cui le sorti del mondo si confondono con un’inquietante notte nel bosco, verso una simbolica fine dell’umanità o un'alba dell’avvenire?