Vacanze diverse, con Depardieu

Esce il 13 giugno con 01 in 160 copie Niente può fermarci, commedia di Luigi Cecinelli prodotta da Angelika e Rai Cinema, interpretata, tra gli altri, da Paolo Calabresi, Serena Autieri, Massimo Ghini e Gianfranco Tognazzi che affiancano i giovani Emanuele Propizio, Federico Costantini, Vincenzo Alfieri, Guglielmo Amendola, Anna Dalton e Maria Chiara Augenti. A spiccare sono anche altre due partecipazioni: quella di Carolina Crescentini e, soprattutto, quella di Gérard Depardieu nel ruolo di un brusco proprietario terriero. Si tratta di uno spensierato ‘road movie’ che vede quattro ragazzi affetti da sindromi particolari – un narcolettico, un internet-dipendente, un affetto dalla sindrome di tourette e un maniaco della pulizia – fuggire dalla clinica dove i genitori li hanno relegati per le vacanze estive per recarsi a Ibizia, meta da sogno delle loro vite. Nel corso del viaggio impareranno a crescere e ad accettare e gestire le loro diversità.

“Ho un amico che è volontario in una clinica – racconta Cecinelli – e un altro che è affetto dalla sindrome di tourette. Un male complesso, di cui noi, senza voler offendere nessuno, abbiamo messo in luce gli aspetti più coloriti. Diceva un sacco di parolacce e si trovava in imbarazzo davanti alle modelle che incontrava per lavoro. Alla fine si è organizzato: ora fotografa nature morte. In sostanza, quel che voglio dire è che è possibile gestire queste sindromi: il narcolettico cerca di capire quando sta per crollare e si mette da una parte, per evitare di svenire per strada. Non è una tragedia. Nel caso dei miei protagonisti la malattia sta più negli occhi di chi guarda, in particolare dei loro genitori. Loro sanno di avere questi problemi e sono in grado di affrontarli.

Naturalmente molto interesse lo suscita la presenza di Dépardieu: “E’ stato un regalo del produttore Claudio Zamarion, anche direttore della fotografia. Scrivi un personaggio pensando a Dépardieu ma poi naturalmente ti prepari a farlo interpretare da qualcuno altro, poi Claudio mi chiama e mi dice che abbiamo quello vero, ed è straordinario vederlo all’opera: due secondi prima ride e scherza, ma quando recita da il 100% al personaggio. Ha offerto la sua partecipazione in amicizia”.

Anche per gli attori la presenza del grande Gérard è stata memorabile: “Continuava a versarmi questo vino – racconta il giovane Propizio che condivide una scena con lui – solo che era orrendo succo di mirtillo. Non è stato così facile. Comunque in Manuale d’amore 3 ho lavorato con De Niro, ora Depardieu. Niente male!”.

“Un personaggio enorme in tutti i sensi – commenta Anna Dalton – ti chiedi cosa hai studiato a fare tutti quegli anni quando potevi sederti vicino a lui e imparare!”. “Io invece – racconta Calabrese – sono stato ingannato. La presenza di Depardieu mi ha convinto a prendere parte al film, ma poi alla fine l’ho visto solo in foto, perché quando sono arrivato io sul set lui se ne era già andato”.