Uscirà a marzo, distribuito dalla Wider, Prossima fermata: Fruitvale Station, di Ryan Coogler. Il film che ripercorre le ultime ore di vita del ventiduenne Oscar Grant, a partire dalla mattina del 31 dicembre 2008, giorno del compleanno di sua madre, e racconta la quotidianità e gli ostacoli che il ragazzo deve fronteggiare nel tentativo di diventare una persona migliore, è stato prodotto dal Premio Oscar Forest Whitaker. Costato 2 milioni di dollari, è stato distribuito negli Usa dalla prestigiosa The Weinstein Company incassando oltre 16 milioni di dollari. Il film ha trionfato ai “Gotham Awards” di New York dove si è aggiudicato i due premi per cui era candidato – Miglior attore rivelazione per Michael B. Jordan e Miglior regista rivelazione per Ryan Coogler – ha vinto al Sundance Film Festival il Premio come Miglior Film ed il Premio del Pubblico, a Cannes il Prix de l’Avenir e si è aggiudicato tre candidature agli Independent Spirit Awards, che si assegnano il giorno prima degli Oscar, per Miglior Film d’esordio, Miglior Attore protagonista (Michael B. Jordan) e Miglior Attrice non protagonista (Melonie Diaz).
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025