America e Italia insieme nella lotta contro la pirateria in rete. E’ ospite del Festival di Roma il senatore democratico Christopher J. Dodd, presidente della Motion Picture Association of America, arrivato stamani da Boston per partecipare a un confronto pubblico con il presidente dell’Anica Riccardo Tozzi. In mattinata c’è stato anche un incontro col premier Mario Monti con cui Dodd si è intrattenuto per circa un’ora. Conversazione privata, ma a parte i grandi temi della politica americana, si è parlato di industria. Dodd è stato di recente anche in Estremo Oriente, convinto che l’emergenza sia globale e la lotta debba esserlo altrettanto. “I ladri sono democratici e non si fanno problemi se in un paese la legge è troppo severa, si spostano altrove”.
Dodd auspica un accordo tra produttori, editori e industrie high tech, che hanno di fronte la stessa sfida – e spesso condividono gli stessi utenti, se è vero che i fruitori di tecnologia sono anche i più assidui frequentatori della sala – e devono garantire la sicurezza di tutti i settori che si occupano di proprietà intellettuale. “Non vogliamo la censura in internet, perché internet è essenziale, ma deve funzionare per tutti, con la proprietà intellettuale e la privacy protette”. Google ad esempio ha deciso di colpire chi viola il copyright declassando quei siti nel motore di ricerca. “E’ possibile inviare un avviso all’utente che viene sorpreso a piratare, riceverà un avviso, poi un altro, perché non ha senso denunciare un 15enne che scarica un film, ma bisogna sensibilizzare. Francia e GB sono in prima fila nella lotta, l’Italia sta facendo passi avanti”.
“Il cinema ha retto molto bene alla crisi economica – ha detto ancora il presidente dei tycoon statunitensi – nel 2012 c’è stato un calo, ma sono ottimista. L’industria audiovisiva ha mantenuto i livelli occupazionali. E lo spettacolo, occorre ricordarlo, non è solo divertimento, perché dà lavoro qualificato a molte persone”. Dodd ha reso omaggio al ruolo dei cineasti italiani, non solo del passato, citando Fellini e Sergio Leone, ma anche Matteo Garrone, Monica Bellucci, La vita è bella e Il Divo.
Per Riccardo Tozzi, presidente Anica, “siamo in una fase di transizione e internet è il motore principale del cambiamento. Presto sarà una grande fonte di ricavo per il cinema. Potremo valorizzare le library e i prodotti minori realizzati dai più giovani a patto di creare un’offerta legale in rete intelligente e a prezzi ragionevoli”. Vanno riviste le windows e attivate forme efficaci di limitazione della pirateria sul modello francese. “Abbiamo sentito dire, anche da alcuni esponenti politici, che la rete è un campo di libertà e bisogna consentire a tutti di accedere ai contenuti visivi. Ma questo in poco tempo distrugge il cinema, come la musica. Dare tutto gratis in internet è regressivo e barbarico, mentre la libertà di espressione si fonda sul diritto d’autore”. Tozzi confida nel nuovo presidente dell’Agenzia per le Comunicazioni (AGCOM). “Dobbiamo chiedere a questo governo di fare subito un decreto perché è ora che serve un intervento serio sulla pirateria”.
“Il cinema italiano – prosegue Tozzi – sta partendo con l’offerta legale in rete. Questo farà capire che il traffico illegale è un cattivo affare, mentre quello legale è migliore. Produciamo 125 film e solo la metà arriva in sala. Noi vogliamo che ci siano più sale e che la gente ci vada. Ma è possibile anche diversificare l’offerta, in rete, magari con diverse windows e diversi prezzi a seconda del tipo di prodotto”.
I due produttori hanno colto l’occasione anche per difendere il Festival di Roma. Per Dodd: “si è conquistato uno spazio tra i cinefili di tutto il mondo e speriamo di frequentarlo in futuro”, mentre Tozzi ritiene che “dobbiamo difendere i nostri tre festival, tutti e tre importanti”.
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