Un simpatico musetto, strisce in quantità e un fare sornione… una zebra si aggira sotto lo sguardo curioso di grandi e piccini per il centro della Capitale. Tra Colosseo, Piazza Trinità dei Monti e San Pietro si fa abbracciare e fotografare da bimbi di tutte le età, regalando un po’ di sorrisi in una Roma grigia e piovosa. E’ Khumba, la zebra protagonista del film d’animazione omonimo che sarà al cinema dal 6 febbraio, distribuito da Eagle Pictures. Un cartone animato allegro e divertente ambientato in una coloratissima Africa – diretto da Anthony Silverston e dagli stessi produttori di Zambezia – che racconta ai più piccoli che essere diversi non è una cosa negativa (Khumba nasce infatti priva di strisce su metà del corpo). Cacciato dal suo branco, il cucciolo intraprenderà un viaggio dove conoscerà molti compagni d’avventura e, anche grazie a loro, imparerà a volersi bene, ad accettarsi e a farsi rispettare. Lo scopo principale del film – secondo il regista – è proprio quello di ”creare un film d’animazione e intrattenimento che incoraggi i bambini non solo a essere tolleranti, ma anche a credere nelle differenze di razza, religione, cultura, classe sociale o orientamento sessuale”.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025