Perché il cinema ha preso poco in considerazione il lavoro? Perché non se n’è occupato se non in maniera statisticamente marginale? “Il lavoro stanca, la lotta fa paura”. Così Jean Louis Comolli, caporedattore dei Cahiers du Cinéma dal 1966 al 76, inizia Filmare il lavoro, suo saggio teorico, pubblicato, a cura di Antonio Medici, nel 3° volume degli Annali dell’Archivio Audiovisivo. Il libro, una raccolta di contributi di diversi studiosi sul rapporto tra cinema e lavoro, è stato presentato martedì scorso, alla Facoltà di Lettere dell’Università Roma Tre. Nel volume viene sottolineata la rilevanza del cinema italiano realizzato dal dopoguerra a oggi, con accenni ai nuovi film inglesi e francesi incentrati sulla tematica del lavoro. Sono intervenuti alla presentazione Ansano Giannarelli, presidente dell’Archivio Audiovisivo, Lino Miccichè, Carlo Lizzani, il docente di Storia e critica del cinema Giorgio De Vincenti e il curatore Antonio Medici. Ospiti il regista Vito Zagarrio e alcuni degli autori, tra cui Marco Bertozzi e Paola Scarnati.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk