“So che il film desta qualche perplessità della critica, ma io ho pensato al pubblico mentre lo realizzavo. Novanta persone su cento non sanno neppure chi fossero Sibilla Aleramo e Dino Campana. Se ora a qualcuno verrà voglia di leggere le loro opere, mi potrò dire soddisfatto”. Michele Placido, secondo italiano in concorso, affronta le difficoltà di petto. Come per togliersi il pensiero. E’ tranquillo e si risente solo con chi giudica il suo film troppo televisivo. Rivendica le scelte rischiose: concentrarsi sulla storia d’amore tra i due letterati, tagliando qualsiasi contesto storico; dare vita al delirio di Campana. “Ho tolto le mutande a due grandi della letteratura italiana!”, dice orgoglioso.
Racconta: “di solito, nelle scene di sesso al cinema, sotto le lenzuola gli attori sono vestiti. Io ho rovesciato la situazione: sotto nudi e sopra coperti. Questo ha creato turbamento ma ha messo in luce anche la fragilità di Stefano Accorsi e Laura Morante“.
E’ stata proprio la passione fisica a toccarlo nell’epistolario pubblicato da Feltrinelli. “Dino Campana era ossessionato dal sesso, anche se prima di Sibilla aveva incontrato solo prostitute… lei aveva amato tantissimi scrittori e artisti, se ne intendeva, quasi se ne faceva un vanto. Era considerata la donna più bella d’Italia”. Destava però la gelosia morbosa di quell’uomo fragile, borderline si direbbe oggi, in un andirivieni di abbracci e ripulse. “Ma non lo definirei un amore patologico, il loro. Piuttosto un amore e basta”.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk