Un osservatorio delle cineaste

Proposte concrete dal gruppo di lavoro “Cinema” nell’ambito della prima Convention nazionale “Donne nelle arti”, che si è tenuta ad Ancona da giovedì a sabato scorso. Cineaste, organizzatrici e critiche hanno sottolineato che, nonostante la sempre più intensa e qualificata presenza delle donne in tutte le professioni del cinema, molti ostacoli, pratici e simbolici, si frappongono alla piena parità. Hanno dunque chiesto ai due ministeri interessati (Beni culturali e Pari opportunità) di costituire un osservatorio permanente aperto a tutte le cineaste per il monitoraggio quantitativo e qualitativo della presenza femminile nelle professioni del cinema; per valutare criteri di accesso ai finanziamenti, equa composizione delle commissioni istituzionali, trasparenza sulle norme; per denunciare casi di mobbing o molestie sessuali sul lavoro; per tutelare il diritto delle cineaste alla previdenza in maternità; per garantire pari opportunità nelle iniziative di promozione del cinema italiano in Italia e all’estero, quando sostenute dalle istituzioni statali e locali.
A proposito della Legge cinema, è stato chiesto di introdurre un criterio di pari opportunità all’interno della nuova normativa antitrust sulla distribuzione.
Infine, al capitolo visibilità, si è suggerito al governo di finanziare la creazione di un catalogo delle cineaste e di dare maggiore sostegno alle manifestazioni dedicate al cinema delle donne.