Si è appena conclusa la threesome edition di Fish&Chips Film Festival, con l’annuncio dei film vincitori dei premi Miglior Lungometraggio, Miglior Cortometraggio e Miglior Cortometraggio XXX.
Il festival è stato inaugurato il 18 gennaio al Cinema Massimo con il documentario Pornocratie. Les nouvelles multinationales du sexe di Ovidie e il programma di 4 giorni ha proposto 43 film in concorso, 3 film-omaggio a figure simbolo della cultura erotica e 3 proiezioni speciali fuori concorso.
La giuria del Concorso Lungometraggi composta da Flavio Armone (Lovers Film Festival, Torino Film Festival e cofondatore della compagnia di distribuzione Lights On), Maddalena Merlino (regista) ed Elisa Talentino (artista e illustratrice), ha assegnato il Premio miglior lungometraggio (premio in denaro: 1.000 €) a Un grande progetto di Giuseppe Longinotti (2017, Italia, 86’) sulla performer torinese Marika Ferrero, con la seguente motivazione: “Un film orgogliosamente indipendente che ci svela la precarietà e le contraddizioni delle produzioni hard low budget. Una storia che unisce spirito punk e tenerezza, porno proletario e senso di famiglia. Vero, fiero, ci dice che anche al di fuori del circuito main stream si può ambire con passione ad un Grande progetto”.
La menzione speciale dei lungometraggi è stata assegnata a Vem Ska Knulla Pappa? di Lasse Långström (2017, Svezia, 65′) “per il dirompente immaginario sex positive e per la rappresentazione gioiosa e giocosa del sesso. Il film si è contraddistinto per l’estetica queer, teatrale, colorata ed esagerata incarnando appieno lo spirito di Fish and Chips film festival”.
La giuria del Concorso Cortometraggi composta da Maicol Casale (regista, videomaker e grafico), Lucia Leonardi (counselor e attivista lesbica/trans femminista-queer) e Irene Pittatore (artista e giornalista) ha premiato come miglior cortometraggio (premio in denaro 300 €) Rol di Hammudi Al-Rahmoun Font (2016, Spagna, 13′) per essere “un piccolo film capace di sollevare grandi interrogativi.”
La menzione speciale è stata assegnata al cortometraggio Get the Life di Ozzy Villazón (2016, Stati Uniti, 12′) “per la capacità di mettere in luce tematiche poco esplorate e di trattarle con complessità, mettendo in relazione identità di genere, sessualità e, soprattutto, genitorialità, questione particolarmente sensibile per un soggetto transgender”.
Il premio Miglior Cortometraggio XXX (premio in denaro: 300 €) è andato a Flower di Matt Lambert (2017, Stati Uniti, 15′), un film su un gruppo di ragazzi prestanti e pronti a tutto che si confrontano sulle proprie esperienze sessuali, premiato “per essere riuscito a mostrare, con una regia matura e originale, forme dell’intimità e della sessualità fra giovani uomini lontane da stereotipi di genere”.
Una menzione speciale è andata anche a We are the Fucking World di Olympe De G. “per l’attenzione al tema del consenso e per aver saputo mettere al centro l’esperienza e il punto di vista dei performer”.
Il regista francese è stato insignito del Premio alla Carriera Laceno d’Oro. La premiazione avverrà durante la 49esima edizione del Laceno d’Oro International Film Festival, che si terrà ad Avellino dal 1° all’8 dicembre 2024
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”