Tutti i vincitori del 38° Bolzano Film Festival Bozen

La giuria internazionale ha assegnato i riconoscimenti nel corso della serata conclusiva della kermesse tenutasi dal 4 al 13 aprile


BOLZANO – La giuria internazionale della 38ma edizione del Bolzano Film Festival Bozen, composta da Dominik Kamalzadeh, Fabio Ferzetti, Nadia Trevisan, Pascal Trächslin, Eva Trobisch, Barbara Weis, ha premiato i film vincitori nel corso della serata conclusiva della kermesse.

Il Premio Provincia Autonoma di Bolzano Miglior Film del Concorso BFFB38, dal valore di 7.000 Euro, è andato a Wind, Talk to Me (Vetre, pričaj sa mnom) di Stefan Djordjevic. Questa la motivazione: “Diario intimo, album di famiglia, racconto collettivo, poema lirico sulla Natura in cui ogni presenza – umana, animale, vegetale – si scioglie e si ricongiunge. Così, muovendosi liberamente tra le epoche e i generi, Djordjevich ha trasformato il dolore per una madre che se ne va in un film limpido e memorabile, minuscolo e insieme immenso come il fazzoletto di terra e di acqua in cui è stato girato. Che diventa miracolosamente il mondo intero”.

Il Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano per la Miglior Prestazione Artistica a un film del Concorso BFFB38, dal valore di 5.000 Euro, è andato al regista Lyric Dela Cruz per il design delle immagini del film Come la notte. Questa la motivazione: “Le immagini in bianco e nero di Lyric Dela Cruz, accuratamente composte e statiche, ci immergono nell’universo sconosciuto dei lavoratori filippini ospiti in Italia. Nello stile del “cinema lento” – il film è composto solo da una trentina di inquadrature – osserva l’incontro tra fratelli e sorelle e mina abilmente gli stereotipi comuni con mezzi creativi estremamente economici. Lyric Dela Cruz, che è anche responsabile della regia, della sceneggiatura, del montaggio e del design della produzione, nonché della fotografia, riesce a sottolineare in modo estremamente sottile le tensioni interpersonali tra i personaggi, che sfociano in un grande dramma”.

Il Premio Speciale della Giuria, dal valore di 3.000 Euro, è andato a Viet and Nam di Tru’o’ng Minh Quý. Questa la motivazione: “Per la capacità di esplorare le complessità dell’identità culturale e della memoria collettiva, ponendo particolare attenzione alla vita tra due mondi. Attraverso una narrazione visivamente evocativa, il film invita a riflettere sul significato di appartenenza e sulle sfide del cambiamento, snodandosi tra nostalgie e speranze, affrontando il peso del passato e le sfide del presente. Un invito a una riflessione sull’accoglienza e sull’unità, sottolineando che le esperienze condivise possono avvicinare culture diverse. Un profondo viaggio interiore dove l’amore dei due giovani diventa simbolo di speranza e resilienza”.

Il Premio Regione Autonoma Trentino-Alto Adige per il Sostegno alla Distribuzione a un film del Concorso BFFB38 o della sezione RealeNonReale, dal valore di 10.000 Euro, è andato a Unsere Zeit wird kommen di Ivette Löcker. Questa la motivazione: “Il film ci porta nella vita quotidiana di una coppia e ci sorprende fin dall’inizio con un’intimità che racconta di una fiducia che cambia. La macchina da presa rimane contenuta, creando una grande vicinanza senza essere ingraziante: Viktoria è austriaca, Siaka viene dal Gambia, vivono insieme a Vienna, una vita tra tenerezza e durezza. Quello che emerge dall’accompagnamento attento di Ivette Löcker è un film di relazione che racconta la resistenza culturale e burocratica, il razzismo quotidiano e la lotta per l’appartenenza. Allo stesso tempo, il film tratta fondamentalmente della possibilità di dialogo – del rispetto delle differenze, di un amore che è anche consapevole di ciò che ci separa gli uni dagli altri. La Löcker mantiene l’equilibrio delle posizioni senza appianarle e mette in moto le prospettive. L’amore appare qui come un desiderio di sicurezza e allo stesso tempo come una questione di negoziazione, piena di ambivalenze. Le contraddizioni rimangono, i pregiudizi non vengono cancellati. “Verrà il nostro tempo” è un film che vorremmo fosse visto da molti spettatori, perché rende visibile il politico dal privato”.

La giuria internazionale ha inoltre assegnato una menzione speciale al film My Boyfriend el Fascista di Matthias Lintner. Questa la motivazione: “In un’epoca di sconvolgimenti globali, emarginazione ed esclusione, due uomini negoziano la politica mondiale in pantofole. In una società divisa in cui condanniamo “gli altri” per le loro convinzioni politiche, un regista di sinistra va a letto con il nemico politico – l’elettore di un partito populista di destra. È un esule cubano, ha le sue ragioni ed è il suo ragazzo. Lo ammira per il suo coraggio di attivista, per la sua enfasi. Con uno zaino pieno di contraddizioni, i due viaggiano e vagano per Cuba e per l’Italia. E parlano. Parlano molto. Si capiscono fino a non capirsi più. Si ascoltano finché non riescono più a sentirsi. E si amano. Quindi continuano a parlare. My Boyfriend, el Fascista ci fa anche ascoltare, ci fa capire e dubitare. Attraverso un film urgente, tenero e spietato, leggero e deprimente, molto personale e proprio per questo così universale. Un film che ci ricorda di guardare negli occhi invece che lontano”.

Il Premio del Pubblico Città di Bolzano è andato a My Boyfriend el Fascista di Matthias Lintner.

La Filmclub Jury, composta da Greta Amati, Alberto Battan, Gustavo Delgado, Anna Fischnaller, Angelika Lee, Natalia Tibolla ha assegnato invece i seguenti premi:

IDM Film Commission Südtirol Award al Miglior Lungometraggio Euregio, da 2.000 Euro, a Worüber man nicht sprechen kann, darüber muss man reden di Karl Prossliner. “La giuria del Filmclub – recita la motivazione- ha deciso di premiare un film visivamente impattante per la coraggiosa rappresentazione e personale interpretazione del tabù della povertà in una società sempre più indirizzata al successo. IDM Film Commission Südtirol Award al Miglior Cortometraggio Euregio, da 1.000 Euro, a Moving Mountains di Andrea Costa “Per aver saputo raccontare con originalità un esempio di superamento delle barriere culturali e diffidenze tra due realtà così distanti in un’ottica di accoglienza, tolleranza e libertà”.

Il Premio Speciale “Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO” al film che meglio rappresenta i valori delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, dal valore di 1.000 Euro, è andato a Karuara, la gente del río di Miguel Araoz Cartagena e Stephanie Boyd. “Karuara, la gente del río colpisce per le riprese paesaggistiche mozzafiato in cui si intrecciano sequenze di animazione dipinte a mano di notevole impatto, rendendo il mondo degli spiriti tangibile anche per il pubblico”, si legge nella motivazione. E ancora: “Il film conduce lo spettatore nella magia e nella bellezza della regione amazzonica e narra in modo coinvolgente, naturale e genuino la cultura e il modo di vivere del popolo Kukama, la sua profonda connessione con la natura e il paesaggio e, non da ultimo, il suo legame con il mondo spirituale, spesso trascurato o persino negato dalla società moderna. La giuria è rimasta profondamente colpita dalla consapevolezza della popolazione locale riguardo al proprio patrimonio universale e dalla determinata resistenza che questa cultura, minacciata di estinzione, sta mostrando per preservare un futuro desiderabile nella propria terra. Il film evidenzia che la distruzione dell’ambiente di un territorio non solo compromette le basi della vita stessa, ma anche la cultura, il modo di pensare e di vivere delle popolazioni locali e il loro mondo spirituale”.

Infine, una menzione speciale è stata assegnata dalla giuria al film Raiz – Through Rocks and Clouds di Franco García Becerra. Mentre il Premio Euregio Young Jury per il Miglior Film, da 1.000 Euro, è stato assegnato dalla giuria composta da Nina Lechner, Sarah Pomaroli Pettnau, Elena Sannicoló, Evelyn Scoz, Sarah Bertagnolli, Liam Gamberoni, Matteo Moscova, Tamara Mulser e Carolina Waldmüller Unterweger – studenti e studentesse provenienti da Alto Adige, Tirolo e Trentino – a Last Swim di Sasha Nathwani. La motivazione: “Unico, artistico e ricco di contrasti: queste sono le qualità che contraddistinguono il film che abbiamo deciso di premiare come Euregio Young Jury di quest’anno. La qualità dei film in concorso ha reso la scelta tutt’altro che facile, ma Last Swim in particolare è riuscito a coinvolgerci maggiormente. Abbiamo apprezzato la regia vivace, che ci ha permesso di immergerci completamente nella narrazione, e lo sviluppo dei personaggi, rappresentato con grande maestria. Con uno sguardo realistico e un’attenzione minuziosa ai dettagli, il film ci avvicina a temi come l’amicizia, la libertà, la voglia di vivere e la morte”.

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12 Aprile 2025

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