FIRENZE – E’ The Artist di Michel Hazanavicius, il film -muto e in bianco e nero – che è valso al protagonista Jean Dujardin la Palma come miglior attore al festival di Cannes, ad aprire ufficialmente la terza edizione di France Odeon, il festival di cinema d’oltralpe che si svolge nel capoluogo toscano e di cui CinecittàNews è Internet Media Partner. Distribuito nel mondo a partire da Natale (in Italia da BIM), il film, poetico e romantico, narra la parabola di una star del muto alle prese con il passaggio al cinema sonoro, vissuto come una struggente storia d’amore. In qualche modo, è possibile tracciare un parallelismo con il film che aprì il festival lo scorso anno, L’illusionista di Sylvain Chomet, un cartoon in cui il protagonista, un simpatico prestigiatore ispirato al Monsieur Hulot di Jacques Tati, si trovava di punto in bianco sorpassato dall’avvento delle rock band. “Un film che ci fa uscire dalla sala con il cuore legato a un aquilone”, commenta Riccardo Zucconi, presidente del festival, che apre la maratona 50 giorni di cinema a Firenze, inaugurata con un taglio del nastro a opera dell’assessore alla Cultura e Turismo della Regione Toscana Cristina Scaletti. “Ed è un film assolutamente non doppiato”, scherza l’ambasciatore francese Jean Marc De la Sablière, sottolineando ovviamente l’originalità di produrre un film muto in pieno 2010.
Prima, però, c’è la preapertura, affidata alla proiezione del documentario Toscan di Isabelle Partiot Pieri, ospite a Firenze, ispirato alla figura del grande produttore Daniel Toscan du Plantier. Anche lui, un autentico artista, sebbene, modestamente, fosse uso dire “non mi considero un creativo, ma mi metto all’ombra dei grandi creativi per aiutarli a pensare”. La proiezione di Toscan è introdotta da un ospite d’eccezione, ovvero Aldo Tassone, a cui il direttore di France Odeon Francesco Ranieri Martinotti rivolge un sentito ringraziamento per aver di fatto contribuito alla nascita del festival stesso. Tassone era infatti tra i fondatori di France Cinema, dalle cui ceneri nasce la manifestazione attuale, come oggi la conosciamo. “Non si inizia una kermesse senza di lui”, dice Martinotti, dopodiché si può partire.
“Mi sono concentrata – dice Pieri – non tanto sulla vicenda del produttore, quanto sul carattere umanista di quest’uomo straordinario, che amava tanto Rossellini da risultarne quasi un’altra versione incarnata”.
Artista, Pieri lo è di certo, lavorando anche come decoratrice di opere e regista teatrale. Lo stesso Toscan, con cui ha collaborato, appassionato di musica, ha realizzato tantissimi film ispirati a opere liriche, di cui il più celebre è senz’altro la Carmen di Francesco Rosi.
E artista è anche Valeria Golino, protagonista del film che chiude la prima giornata di rassegna, Un baiser papillon di Karine Silla Pérez, in cui interpreta una restauratrice di quadri, malata terminale, che per proteggere le sue figlie nega al mondo la sua condizione. Golino non sarà l’unica ospite italiana: caratteristica di questa edizione del festival è infatti quella di lasciar spazio a molti film francesi che abbiano nel cast almeno un attore nostrano. Nei prossimi giorni sono attesi, tra gli altri, Neri Marcorè, Toni Servillo, Jasmine Trinca e Stefano Accorsi. Lei, fascinosissima, che in Francia ha fatto almeno 15 film, e ha lavorato anche in Usa e naturalmente in Italia, della sua arte è pienamente convinta: “Penso di essere una buona attrice, e un buon attore ricerca sempre la bellezza. Tra paese e paese possono cambiare i metodi o le gerarchie, a seconda del budget, ma l’intento è sempre il medesimo. E un attore lo raggiunge se lo sguardo del suo regista è attento e severo, ma anche benevolo. In questo senso, Karine è perfetta. Nel film sono l’unica italiana, mi piace, e mi piace poter presentare la pellicola qui, di fronte a un pubblico italiano, anche perché quando il film è passato a Cannes non sono potuta andare ad accompagnarlo”. Presto la vedremo in La kryptonite nella borsa, di Ivan Cotroneo, in concorso al Festival di Roma e in sala con Lucky Red dal 4 novembre.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk