‘Trois amies’, amicizia, amori e tradimenti

In concorso il film di Emmanuel Mouret, una commedia sulla complessità del sentimento amoroso con tre ottime attrici: Sara Forestier, Camille Cottin e India Hair


VENEZIA – Una ronde sentimentale con echi del cinema classico, da Ophuls a Rohmer e Truffaut, porta in concorso uno dei tre film francesi in gara quest’anno. Si tratta di Trois amies, ambientato a Lione e costruito su tre personaggi femminili diversi e complementari. Joan (India Hair) dubita dei suoi sentimenti verso il padre di sua figlia Victor (Vincent Macaigne, anche narratore della storia con una voce fuori campo di cui presto capiremo il significato). Affezionata al compagno, Joan dà un grande valore all’onestà, tanto da recidere il legame. Non così Alice (Camille Cottin) convinta che la coppia possa basarsi su una tranquillità senza grandi emozioni. Così, con una certa dose di ipocrisia, convive col marito Eric, che sembra innamoratissimo di lei e che invece ha una relazione con la terza amica Rebecca (Sara Forestier), la più irregolare e irrisolta ma anche la più spregiudicata e in definitiva capace di un gesto che ristabilirà gli equilibri nel gruppo.

“Mi piacciono i personaggi che sbagliano, ci riprovano e continuano a sbagliare, come Buster Keaton quando ripetutamente cade e si rialza ma che una caduta dopo l’altra continua ad andare avanti senza voltarsi indietro e senza dare la colpa a nessuno. Mi piacciono i personaggi che si perdono nei loro sogni o nelle loro ossessioni e che perdono ripetutamente la strada solo per trovare un’altra direzione, e poi un’altra, e così via. Provo tenerezza per quei personaggi che vorrebbero essere migliori di quello che sono ma non ci riescono mai davvero, tranne qualche volta. Provo tenerezza per quella goffaggine crudele ma costruttiva che fa parte della nostra condizione umana, essere sommersi da storie, ideali e desideri tanto quanto dai colpi di fortuna e dai pericoli della realtà”, afferma il regista, già autore di Una relazione passeggera.

E aggiunge: “La sfida del film era mettere insieme toni drammatici e toni più leggeri come fossero dei contrappunti musicali. Il cinema permette di usare un elemento fantastico che per me risuona con qualcosa di concreto, l’intimità dei personaggi, i loro sogni e i loro sentimenti”. Così uno dei personaggi maschili che ruotano attorno a queste tre donne diventa un fantasma comprensivo, ormai disincarnato e capace di vero amore, scevro dal desiderio di possesso. “Le tre amiche – prosegue Mouret – hanno ciascuna una diversa concezione dell’onestà e dell’amore. Tutto cambia attorno a loro, ma c’è qualcosa che non cambia ed è la loro amicizia”. Conferma Sara Forestier (Roubaix, una luce nell’ombra di Desplechin): “Anche se c’è il tradimento, fra di loro non c’è mai meschinità”, mentre Camille Cottin aggiunge: “Si può voler bene alla propria amica e andare a letto con il marito”. Per Mouret, che definisce il film ultranarrativo,”non c’è nulla di più bello degli scrupoli, dell’avere attenzioni verso il prossimo. Ma, come diceva Freud, quando qualcuno cerca di essere virtuoso, comincia ad accusarsi da solo”.

Nel cast anche Grégoire Ludig, Damien Bonnard ed Éric Caravaca. Il film in Italia uscirà con Lucky Red.

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30 Agosto 2024

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