Trio italiano in concorso a Cannes: Garrone, Moretti e Sorrentino

Il racconto dei racconti, Mia madre e La giovinezza sono i tre titoli italiani in concorso alla 68esima edizione del Festival di Cannes (13-24 maggio)


Il racconto dei racconti (Tale of Tales), Mia madre e Youth – La giovinezza sono i tre titoli italiani – come ampiamente anticipato nei giorni scorsi – in concorso alla 68esima edizione del Festival di Cannes (13-24 maggio). L’annuncio l’ha dato il delegato generale Thierry Frémaux nel corso della conferenza stampa ufficiale che si è svolta a Parigi e live sui canali youtube e sul sito ufficiale del festival. In Un Certain Regard troviamo Louisiana The Other Side di Roberto Minervini, che si muove tra finzione e documentario per raccontare un’altra America, di esclusione, alcol e droga quotidiana. 

“Siamo felici e orgogliosi di rappresentare l’Italia in concorso al prossimo Festival di Cannes. Siamo consapevoli che è una grande occasione per noi e per tutto il cinema italiano. I nostri film, ognuno a suo modo, cercano di avere uno sguardo personale sulla realtà e sul cinema; ci auguriamo che la nostra presenza a Cannes possa essere uno stimolo per tanti altri registi italiani che cercano strade meno ovvie e convenzionali”, è questa la dichiarazione congiunta dei tre registi, che hanno diffuso in tempo reale anche una foto che li ritrae insieme, uniti e sorridenti.    

“Il fatto che i film di Sorrentino e Garrone siano girati in inglese – ha detto Frémaux, rispondendo a una domanda dei giornalisti – non mi disturba. Non credo che sia una scelta fatta per compiacere il mercato internazionale. L’inglese è ormai l’esperanto internazionale, la lingua mondiale, inoltre sono film interpretati da attori anglosassoni”. “La coerenza di questi autori – ha aggiunto il presidente del Festival di Cannes Pierre Lescure – è fuori discussione” 

Youth – La Giovinezza è interpretato da Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano e Jane Fonda. Il racconto dei racconti ha nel cast Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones e John C. Reilly, insieme ad Alba Rohrwacher e altri attori italiani.

A proposito della presenza di Nanni Moretti, che a Cannes ha già vinto la Palma d’oro con La stanza del figlio, Thierry Frémaux ha detto: “Il grande Moretti corre per una seconda Palma d’oro. Cannes non sarebbe Cannes senza di lui. Non siamo fedeli a lui e lui lo è a noi”. Quindi ha scherzato: “Come al solito il film esce in Italia prima del festival, ma voi non andate a Roma per vederle Mia madre, lo vedrete al festival”. 

Roberto Minervini, che dopo Stop the Pounding Heart, firma un altro capitolo della sua narrazione dell’America profonda, ha dichiarato: “Sono fiero e onorato di partecipare ancora una volta al Festival di Cannes. Louisiana – The Other Side è senza dubbio il mio film più complesso. Credo, quindi, che l’invito a un festival così prestigioso costituisca un forte segnale di apertura nei confronti di un cinema senza compromessi. Trovo molto interessante il fatto che la maggior parte di noi italiani selezionati a Cannes abbiamo girato un film in lingua straniera. Penso sia indicativo di una presenza sempre più significativa del cinema italiano nel panorama internazionale”.

Louisiana – The Other Side, che sarà distribuito da Lucky Red, racconta in un territorio invisibile, ai margini della società, sul confine tra illegalità e anarchia, una comunità dolente che tenta di reagire a una minaccia: essere dimenticati dalle istituzioni e vedere calpestati i propri diritti di cittadini. Veterani in disarmo, adolescenti taciturni, drogati che cercano nell’amore una via d’uscita dalla dipendenza, ex combattenti delle forze speciali ancora in guerra con il mondo, giovani donne e future mamme allo sbando, vecchi che non hanno perso la voglia di vivere. In questa umanità nascosta si aprono gli abissi dell’America di oggi.

Il concorso sarà completato nei prossimi giorni con altri titoli (arrivando presumibilmente a venti in tutto), ma sarà, come promette Frémaux, un festival “molto bello e che non ha paura di rischiare”. Moretti, Garrone e Sorrentino, tutti e tre veterani della Croisette, dovranno vedersela con quattro film francesi: Mon roi di Maiwenn, Marguerite et Julien di Valerie Donzelli, Dheepan di Jacques Audiard e La loi du marché di Stéphane Brizé. Tre anche gli americani: Gus Van Sant (The Sea of Trees), Todd Haynes (Carol) e Denis Villeneuve (Sicario), mentre il Macbeth dell’australiano Justin Kurzel batte bandiera britannica (in coproduzione con Francia e USA). Dall’Asia arrivano altri tre titoli: The Assassin di Hou Hsiao-hsien (Taiwan), Mountains May Depart di Jia Zhangke (Cina/Giappone/Francia) e Our Little Sister del giapponese Hirokazu Kore-eda. Dal resto d’Europa arrivano infine il greco Yorgos Lanthimos con The Lobster, il norvegese Joachim Trier con Louder than Bombs e l’ungherese Laszlo Nemes (assistente di Bela Tarr, qui all’opera prima) con Son of Saul. Com’è noto la giuria sarà presieduta da una coppia, i cineasti americani Joel e Ethan Coen, e avrà quindi un membro in più del solito, come ha precisato Frémaux. 

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