Tribeca al via il 17 aprile, tanta Italia e tanto impegno

Minoranze e temi sociali al centro dell’edizione numero 12 del Tribeca Film Festival di New York. La rassegna, voluta da Robert De Niro nel 2002 per far rinascere la zona di Lower Manhattan dopo gli attentati alle Torri Gemelle dell’11 settembre, prenderà il via il 17 aprile e per undici giorni proporrà circa 90 pellicole da tutto il mondo. Molti i temi di attualità, dal razzismo a Israele e Palestina, dall’Afghanistan, alla questione delle donne, dai matrimoni omosessuali all’inquinamento. Apre Mistaken for Strangers, documentario in anteprima mondiale dedicato alla indie rock band ‘The National’. In chiusura De Niro gioca in casa con il restauro del film di Martin Scorsese Re per una notte di cui egli stesso è protagonista. La pellicola, che torna nelle sale dopo 30 anni, all’epoca fu un flop.

Quest’anno, dopo un periodo ‘sabbatico’ di un paio di anni, anche il cinema italiano fa la sua ricomparsa al Tribeca con Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi, Alberi, una videoinstallazione di Michelangelo Frammartino, regista del pluripremiato Le quattro volte, Il turno di notte lo fanno le stelle di Edoardo Ponti, corto tratto da un racconto di Erri de Luca, The Director, una produzione italo-americana diretta da Christina Voros sulla Maison Gucci.

Di scena anche registi, produttori e attori dai cognomi eccellenti come Brad Pitt, Whoopi Goldberg, Naomi Watts. Sunlight Jr. vede protagonista la Watts – che avrà il ruolo di Lady Diana in Diana Princess of Wales – nei panni di un’impiegata di un negozio che si innamora di un paraplegico interpretato da Matt Dillon. Brad Pitt è invece tra i produttori del film Big Men di Rachel Boynton sulle compagnie petrolifere in Africa. Al suo debutto da regista Whoopi Goldberg con I Got Somethin’ to Tell You, un documentario su Jackie ‘Moms’ Mabley, giudicata la donna più divertente al mondo. Mabley, un’afro-americana, fu una pioniera del cosiddetto ‘Chitlin’ Circuit’ dove si esibivano gli artisti di colore all’epoca della segregazione razziale negli Stati Uniti.