Tra uomini, donne e Chanel

Tra le anteprime attese dal pubblico arriva in sala il primo capitolo della trilogia di Stieg Larsson conosciuta come “Millennium”, Uomini che odiano le donne. Realizzato da Niels Arden Oplev è il racconto della paradossale e dolorosa indagine condotta su un’isola abitata dalla potente famiglia Vanger da due detective poco ordinari: lui giornalista economico squattrinato, lei hacker tatuata e senza scrupoli. In sala per Bim.

E sugli schermi per Warner Coco avant Chanel, la biografia giovanile della grande stilista realizzata da Anne Fontaine, con Audrey Tautou nei panni di una Coco ribelle e anticonformista. Nel cast anche Emmanuelle Devos e Marie Gillain.

Un giallo dal taglio molto tradizionale arriva in sala per Medusa: Alibi e sospetti di Pascal Bonitzer. Tratto da un romanzo di Agata Christie, nel cast anche Valeria Bruni Tedeschi, Caterina Murino, Pierre Arditi e Miou Miou.

Presentato a Cannes nel 2008 e diretto da Andreas Dresen, finalmente in sala la storia d’amore e di sesso extraconiugale tra due ultrasessantenni. In Settimo cielo la quieta signora Inge, moglie fedele e timorata di Dio, scopre di nuovo il piacere della seduzione e dell’innamoramento grazie all’anziano Karl.

Tra gli altri film in uscita il cartoon Mediafilm in 3D Battaglia per la Terra diretto dal greco Aristomenis Tsirbas. Lo scontro per il controllo del pianeta è tra i pacifici “terriani” e gli ultimi sopravvissuti della razza umana, che esaurita ogni risorsa sul loro pianeta decidono di invadere la Terra. E il thriller Corsa a Witch Mountain, che ha per protagonista l’ex wrestler Dwayne Douglas Johnson, conosciuto come The Rock, alla guida di un taxi che carica due adolescenti dai poteri paranormali e che si ritrova costretto a proteggere da un’orda di nemici spietati. Con la regia di Andy Fickman.

E arrivano in sala anche l’horror The Uninvited di Charles e Thomas Guard, storia di spettri, ospedali psichiatrici ed eredità, e il malinconico Cadillac Records di Darnell Martins che fa rivivere, sullo sfondo della Chicago anni ’50, i fasti della casa discografica Chess Records dove mossero i primi passi musicisti come Muddy Waters, Chuck Berry e lo stesso Leonard Chess.