Una giornata dedicata ai più piccoli oggi alla Festa di Roma, con la proiezione in anteprima del nuovo film d’animazione di Enzo D’Alò, Pipì Pupù e Rosmarina – Il mistero delle note perdute, nelle sale con Bolero dal 16 novembre, e la presentazione di Frozen – Le avventure di Olaf, mediometraggio animato diretto da Kevin Deters e Stevie Wermers-Skelton dedicato a uno dei personaggi più popolari di Frozen, il buffo e tenero pupazzo di neve Olaf creato dai magici poteri della principessa Elsa. Sebbene sia fatto di ghiaccio Olaf ama i caldi abbracci, caratteristica per cui tende incredibilmente a sciogliersi e smontarsi proprio nei momenti meno opportuni. Il cartone, con le voci italiane di Enrico Brignano (Olaf) e Serena Rossi (la principessa Anna), arriverà nei cinema a dicembre abbinato al film d’animazione Disney-Pixar Coco. A procedere la proiezione alla Festa di Roma un red carpet affollato da famiglie, in cui personaggi e doppiatori di Frozen hanno sfilato in mezzo a enormi palloni bianchi e coriandoli argentati. “Era un po’ un mio desiderio inespresso, dopo che sono diventato papà, tornare a doppiare questo personaggio così simpatico anche perché sgangherato, fatto male, forse irrisolto – sottolinea Enrico Brignano. Lo faccio in questa storia commovente di due sorelle, allontanate l’una dall’altra durante l’infanzia, che si rincontrano nel loro castello e cercano di fare una festa, ma non hanno ricordi familiari e tradizioni a cui appigliarsi, e solo Olaf può aiutarle”.
A cinque anni dal suo ultimo lungometraggio Pinocchio, Enzo d’Alò porta sul grande schermo i personaggi della serie tv di successo dedicata ai più piccoli, di cui cura la regia dal 2008, protagonisti di storie stralunate quanto surreali: Pipì, un simpatico orsetto lavoratore, Pupù, un uccellino goloso e paffutello e Rosmarina, un’affettuosa quanto furba coniglietta. “Ho pensato che fosse giunto il momento di trasferire sul grande schermo le loro tematiche, attraverso una storia solare, colorata, divertente che avesse, come le altre, un intreccio semplice per poter essere seguito anche, ma non solo, dai bambini più piccini” racconta il regista. “Mi è sembrato interessante farlo attraverso la musica classica, adattandola a un gusto infantile, in chiave parodica, per avvicinare i bambini alle grandi opere”. La musica, grande passione del regista che cura sempre in maniera particolare la colonna sonora delle sue pellicole, fa da filo rosso alla storia in cui i tre avventurosi e inseparabili protagonisti si trovano alle prese con un furto di note musicali. Il Narratore, inseparabile voce amica interpretato anche nel lungometraggio da Giancarlo Giannini, affida loro il delicato compito di scoprire il colpevole dello scellerato furto e di recuperare dunque la musica, senza la quale non potrà essere eseguito il tanto atteso concerto di Ferragosto. E poiché le note hanno vita propria e sono attirate dalla musica, i tre escogitano un piano per ritrovarle: rappresentare tre grandi opere classiche con l’aiuto degli animali del bosco, tra cui il lupo che ha la voce profonda di Francesco Pannofino, nella speranza di veder arrivare le note tutte insieme. Così in modo giocoso e scanzonato, anche i più piccoli si immergono con il film tra le melodie di grandi opere classiche: L’italiana in Algeri di Rossini, il Don Quichotte di Massenet e Lo schiaccianoci di Tchaikovsky, accompagnati dai tre protagonisti che, da Pipiscotte a Pupusancho, di volta in volta vestono scherzosamente i panni dei personaggi delle arie.
L’attore chiude gli incontri ravvicinati della Festa del Cinema di Roma, regalando risate e nostalgia e una chicca sul futuro: "Sarò il padre di Alessandro Gassman ne Il premio diretto da lui stesso. Lo conosco da quando era bambino e ora mi impressiona ritrovarlo regista, sicuro e determinato"
40mila presenze agli eventi organizzati a Casa Alice. Un successo per la sezione autonoma e parallela della Festa che ha già rinnovato per un biennio l'accordo con la Fondazione Cinema per Roma
Il regista, che ha ricevuto il Premio alla carriera da Paolo Sorrentino, ha incontrato il pubblico della Festa del Cinema, ricordando con particolare affetto l’incontro con Fellini. Lolita di Kubrick, Viale del tramonto di Billy Wilder, 8 ½ sono le tre opere cinematografiche che il regista americano ha usato per raccontarsi ancora più profondamente
Presentato alla Festa di Roma il documentario Ma l’amore c’entra?, dove la regista ha raccolto le testimonianze di tre uomini che hanno picchiato le mogli e che ora sono impegnati in un percorso terapeutico. Un documento di forte attualità che getta luce sulle radici antropologiche del femminicidio