Tra mulini a vento e principesse arriva Don Chisciotte


Arriva in sala dopo alterne vicende distributive che ne hanno a lungo rimandato l’uscita Donkey Xote, cartoon 3D a coproduzione italo-spagnola liberamente ispirato all’orgoglio letterario iberico, il Don Chisciotte della Mancia. E da un’opera divenuta negli anni emblema della relatività della realtà, non poteva che svilupparsi un racconto basato su un punto di vista inusuale, quello del coraggioso asino di Sancho Panza Rucio, carico di aspirazioni da nobile destriero e fermo sostenitore del valore e dell’intelligenza di Don Chisciotte. Il cavaliere errante e sognatore di Cervantes, ritenuto folle per la sua visione differente del mondo, diventa in Donkey Xote un avvenente e passionale uomo d’azione pronto a tutto pur di sconfiggere il terribile Cavaliere della Luna Crescente e scoprire la vera identità della donna dei suoi sogni, Dulcinea. E tra ombre di principesse da salvare e mulini a vento da combattere ritroviamo accanto a lui ancora una volta Ronzinante, cavallo ormai vicino alla pensione, con una sviluppata vocazione da regista di musical per galline aspiranti veline, e lo scudiero Sancho, devoto e confortante compagno dotato di un forte senso della realtà ma anche di un gran cuore.

Diretto dal regista di El Cid. La leggenda Josè Pozo, Donkey Xote è stato realizzato in buona parte negli studi torinesi della Lumiq Animation, secondo standard tecnologici e budget pari a quello di produzioni internazionali. Costato quindici milioni di euro e coprodotto con la spagnola Filmax, ha richiesto trenta mesi di lavorazione impegnando più di centocinquanta tecnici e artisti italiani specializzati nei vari settori dell’animazione tridimensionale: un investimento unico nel panorama europeo degli ultimi anni i cui risultati sono ben evidenti sullo schermo. Finanziato dal Ministero per i Beni Culturali, il film si avvale anche del prezioso contributo musicale di Andrea Guerra, che per la seconda volta si dedica all’animazione dopo Il cane e il suo generale, pellicola dai tratti naïf presentata al festival di Venezia 2003 e firmata dal fratello Tonino. L’adattamento della sceneggiatura è stato firmato per il mercato spagnolo da Angel Pariente, che ha trasposto il romanzo per un pubblico di affezionati conoscitori dei personaggi di Cervantes, ma ha richiesto per l’uscita italiana un ulteriore bilanciamento: una parte della battute, rivela il produttore esecutivo Carlo Alfano, è stata riscritta dalla coppia di autori comici di Zelig Carlo Turati e Antonio De Luca.

E prima di arrivare il 31 ottobre in ben cento sale italiane distribuito dalla stessa Lumiq in collaborazione con Revolver, Donkey Xote è stato proiettato in anteprima lo scorso agosto al Fiuggi Family Festival ed ha ispirato un omonimo videogioco disponibile sul mercato italiano già da qualche mese.

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07 Ottobre 2008

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