Servono interventi mirati, altrimenti “il nostro cinema, la nostra industria rischia oggi di rallentare pesantemente la sua corsa”: è la conclusione della lettera che il presidente dell’Anica, Riccardo Tozzi, ha inviato al neo ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, augurandogli “buon lavoro, nell’interesse di tutti noi che operiamo nell’industria culturale, e di tutto il Paese”. “Il cinema italiano – scrive Tozzi – è stato protagonista in questi anni duemila di una straordinaria rinascita: a fine anni ’90 il numero di spettatori per film italiani era di circa 10 milioni annui, pari ad una quota di mercato del 12%. Nel 2013 gli spettatori, nonostante la crisi, sono stati oltre 33 milioni, per una quota del 31%. E’ tra le percentuali più alte d’Europa, seconda solo a quella della Francia. I nostri film, vincenti in Italia, sono presenti e anche premiati nei principali festival internazionali. All’inizio del millennio, la percentuale di investimento pubblico sul valore totale della produzione era del 70%: oggi è soltanto del 12%. All’assistenza, abbiamo preferito strumenti di mercato come il credito d’imposta, scelta questa che sta dando risultati importanti e strutturali”. Il presidente dell’Anica apprezza le parole di Franceschini, che ha definito il MiBACT “il più importante ministero economico del nostro Paese”, “tuttavia – sottolinea – sul cinema continuano a scaricarsi fattori di crisi provenienti dall’esterno: la stretta sulla finanza pubblica ha ridotto le somme destinate alla produzione, distribuzione ed esercizio di qualità, a cifre ormai residuali; la crisi dei grandi gruppi televisivi, con i conseguenti tagli sugli investimenti, riduce i ricavi televisivi dei film e comprime la produzione di fiction; non si è resa fin qui possibile la creazione di un circuito moderno di sale nei centri urbani, impedendo la crescita del mercato e, nonostante i provvedimenti di sicuro rilievo adottati recentemente dall’AgCom, la pirateria online continua a falcidiare il valore delle nostre produzioni”.
Scade il 29 dicembre il bando per presentare domanda per il ristoro degli operatori della sartoria, modisteria, parruccheria, produzione calzaturiera, attrezzeria e buffetteria che abbiano una quota superiore al 50% del fatturato derivante da forniture per lo spettacolo
Studiosi di cinema, scrittrici, registi e attori scrivono al ministro Dario Franceschini per denunciare le incongruenze relative al mancato sostegno all’Efebo d'oro
Dario Franceschini è intervenuto al consiglio informale dei Ministri della cultura europei, svoltosi in videoconferenza sotto la presidenza del Ministro federale della cultura della Repubblica Federale Tedesca, Monika Grütters
"I lavoratori che hanno fatto domanda per le indennità speciali sono circa 80mila. Ci si è potuti rendere conto della dimensione effettiva del fenomeno. La nuova legge per lo spettacolo proverà a rendere stabili maggiori tutele". Lo ha affermato il ministro Dario Franceschini in occasione dell'apertura del tavolo permanente per lo spettacolo dal vivo, il cinema e l’audiovisivo