”Se Mueller cerca giustificazioni, faccia uno sforzo di fantasia, evitando di nascondersi dietro a un dito”. Ambrogio Crespi, regista del documentario su Tortora al centro delle polemiche in questi giorni per l’esclusione dal Festival di Roma, replica così alle giustificazioni date dal direttore artistico della manifestazione nella conferenza stampa di apertura. E precisa: ”Il documentario dura 60 minuti e non 50 e, naturalmente, non ha la pretesa di portare delle novità, ma solo di evitare che qualcuno dimentichi il martirio cui fu sottoposto Enzo Tortora. L’occasione è quella del trentennale del suo arresto e dei 25 anni dalla sua morte. E’ la storia di un galantuomo, vittima della malagiustizia. E’ un documentario di passione civile, con alcuni inediti. Se a Mueller non interessa, pazienza. Avremo comunque modo di farlo conoscere, con buona pace del direttore artistico”. Mueller aveva invece detto, rispondendo a una domanda sul caso: ‘Abbiamo già espresso più volte la nostra opinione. Tra l’altro il filmato di Crespi dura 50 minuti, una durata non contemplata dal nostro regolamento”.
"Il preconsuntivo del 2013 - ha dichiarato il presidente Paolo Ferrari - si è chiuso in pareggio, dimostrando una gestione estremamente attenta ai costi e riuscendo contemporaneamente a condurre un’edizione di buon livello"
Gli interventi di Martha Capello, Lidia Ravera, Flavia Barca e Eugenio Patanè
Il ministro: "Siamo disponibili a discutere quelle azioni organiche e coerenti, richieste dal presidente Zingaretti, in grado di garantire il miglior futuro della manifestazione”
Il presidente della Regione Lazio: “Così si rafforzerebbe l'autorevolezza della Fondazione Cinema per Roma. Inoltre maggiore collaborazione con il Festival della Fiction”. La risposta del ministro Bray