CANNES – Torino Film Lab, incubatore di progetti e coproduzioni: compie 10 anni, raccontati tra passato, presente e futuro all’Italian Pavilion di Cannes.
Savina Neirotti, ideatrice del progetto, proprio 10 anni fa a Cannes presentava Torino Film Lab, come ha ricordato in apertura d’incontro: “L’idea era quella di raccogliere le opere prime e seconde, un progetto che abbracciasse il mondo intero. Il Museo del Cinema di Torino aveva commissionato il progetto, il direttore Alberto Barbera ne aveva intuito le potenzialità e gli ha così permesso di avere vita. In 10 anni è successo qualcosa di straordinario, in due parole: ricerca e sviluppo. Siamo cambiati, mantenendo però punti fermi: ci siamo focalizzati sui talenti, ma anche sviluppato di storie difficili”. Oltre alla storia pragmatica del TFL, per questo compleanno: “C’è un libro – Torino Film Lab – 10 anni di mondi possibili – che racconta il Torino Film Lab come impresa – continua Neirotti – benché si basi su fondi pubblici: siamo partiti con il 90% di italiani, oggi contiamo sul 70% di fondi stranieri. Ora guardiamo ai prossimi 10 anni”.
Mercedes Fernandez, manager director del TFL, ha continuato il racconto entrando ulteriormente nel vivo: “L’idea della giornata di oggi era quella di celebrare insieme il decimo compleanno del TFL. Nel 2008 abbiamo iniziato con due programmi di sviluppo sceneggiatura di lungometraggi, oggi abbiamo 3 programmi, 1 fondo di produzione e 1 fondo di distribuzione. Uno dei nostri grandi valori è creare un’identità di community, basandoci anche sul nuovo mini sito, in cui si mostra la crescita da 10 anni ad oggi, una crescita integrata e coerente, senza perdere i valori alla base del nostro lavoro”. Il sito: www.tenyearstorinofilmlab.it
I 10 anni del TFL si posso raccontare al meglio attraverso le voci di chi ha partecipato, da tutto il mondo, e dato così vita al progetto, tra questi, la testimonianza italiana di Marta Donzelli di Vivo Film, che ha raccontato come il TFL: “sia stato fondamentale nella mia carriera, la cosa più importante nel nostro percorso. Nel 2008 stavamo sviluppando Le quattro volte di Michelangelo Frammartino, un pitch complicato e un po’ pericoloso come investimento ma il TFL ha creduto nel progetto e ci ha supportato. TFL ci ha permesso di entrare in una comunità di persone con un certo gusto e amore per il cinema, una comunità fondamentale per la costruzione di un networking del lavoro degli anni a seguire. È un luogo in cui è sempre bello tornare per scoprire come si muove il cinema, per scoprire cosa sta succedendo in tempo reale”.
Nel team dei selezionatori troviamo l'italiano Paolo Bertolin, già attivo come consulente della Mostra di Venezia, insieme a Anne Delseth, Claire Diao, Valentina Novati e Morgan Pokée.
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