Torino e il cappello Borsalino di Redford

Luce Cinecittà è presente al Torino Film Festival con tre titoli: Borsalino City di Enrica Viola (Festa mobile), Dustur di Marco Santarelli (Italiana.Doc) e Bella e perduta di Pietro Marcello


Luce Cinecittà è presente alla 33ma edizione del Torino Film Festival con 4 titoli: Borsalino City di Enrica Viola (Festa mobile), Bella e perduta di Pietro Marcello (pre-apertura), Dustur di Marco Santarelli (Italiana.Doc) e Press di Paolo Bertino e Alessandro Isetta (proiezione speciale presentata da FIP e Film Commission Torino Piemonte).

 In Borsalino City, prodotto da UNA film e distribuito da Luce Cinecittà, la regista Enrica Viola ripercorre la storia di un oggetto, fatto con amore e passione in una piccola città di provincia del Nord Italia, e diventato un’icona grazie al cinema. “Dear vittorio, you may remember me… my name is Robert Redford” così inizia la lettera che il divo americano scrisse a un erede della famiglia Borsalino, per richiedere il cappello che aveva visto indossato da Marcello Mastroianni nel film .
Il cappello Borsalino, nasce ad Alessandria, e per più di 125 anni una sola famiglia è stata a capo di un impero fondato dal capostipite, Giuseppe Borsalino. Rievocando la memoria dei lavoratori di un tempo, di appassionati di storia locale, e di grandi nomi del cinema come Redford, Jean Claude Carrière, Deborah Nadoolman Landis, e attraverso immagini d’archivio e di memorabili film dove il cappello è ben più di una comparsa, il documentario racconta la storia del favoloso incontro tra il sogno di un imprenditore partito dal nulla e la grande industria dei desideri che è il cinema.

Bella e perduta sarà presentato in anteprima italiana il prossimo 18 novembre, alle ore 20.30, presso il Cinema Classico, dopo il successo di pubblico e critica in concorso al Festival di Locarno e uscirà in sala il 19 novembre con Luce Cinecittà.

Dustur di Marco Santarelli, prodotto da Zivago Media e Ottofilmaker in associazione con Luce Cinecittà che lo distribuisce, ci porta nella biblioteca del carcere Dozza di Bologna dove si tiene un corso scolastico sulla Costituzione italiana in dialogo con le primavere arabe e le tradizioni islamiche. I partecipanti sono prevalentemente detenuti musulmani: alcuni giovanissimi e al primo reato, altri con alle spalle anni di carcere. A tenere le fila del corso c’è Ignazio, un volontario religioso, al suo fianco un giovane mediatore culturale musulmano, Yassine.
Per ogni incontro-lezione è presente un ospite esterno. Tra questi c’è anche Samad, un giovane ex detenuto marocchino, alle prese con una vita da ricostruire dentro nuove regole. Sarà l’ultimo ospite del corso, che tornerà dentro per partecipare alla discussione e alla scrittura di un dustur (Costituzione) ideale.
“E’ nel 2011, durante le riprese del mio precedente documentario sul carcere (Milleunanotte) – spiega l’autore Santarelli – che ho conosciuto Ignazio e Samad, il volontario religioso e il giovane ex detenuto. Il cristiano e il musulmano: due mondi solo apparentemente distanti”.

Protagonisti di Press di Bertino&Isetta, distribuito da Luce Cinecittà, sono due dipendenti di una rete televisiva regionale (Rete Unita 2). Maurizio è un giovane giornalista intraprendente, Luca è il suo cameraman. Preoccupato per gli imminenti tagli al personale e stanco dei servizi che gli vengono affidati, Maurizio decide di renderli più interessanti e curiosi, inventandoli in parte. Luca partecipa malvolentieri all’operazione. ma arriva il momento che il direttore scopre i servizi truccati.

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09 Novembre 2015

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I Premi collaterali
Dustur di Marco Santarelli premiato due volte


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