Una commedia drammatica nel segno del miglior cinema indipendente americano e un action-thriller in salsa ‘british’ sono rispettivamente il film di apertura e di chiusura del 34° Torino Film Festival (18-26 novembre).
Between Us di Rafael Palacio Illingworth (USA, 2016) è il film di apertura, con Olivia Thirlby (Juno) e Ben Feldman (Mad Men) e un cameo di Peter Bogdanovich.
Una coppia felice di trentenni nella Los Angeles dei nostri giorni: lui è un filmmaker che deve dare seguito a un promettente esordio, lei giovane donna in carriera. Durante un pranzo in famiglia, il suggerimento sulla necessità di cercare una casa più bella, in un sobborgo residenziale, è solo l’inizio di un nuovo ”corso”. Dalla casa al matrimonio il passo è breve. E proprio nel gran giorno, quando tornano a casa dal Municipio, soli e perplessi, scoppia un litigio.
Free Fire di Ben Wheatley (UK/Francia 2016) è il film di chiusura, con Brie Larson (Oscar 2015 per Room), Cillian Murphy, Arnie Hammer e Martin Scorsese come produttore. Boston nel 1978, dodici uomini e una donna s’incontrano di notte in una fabbrica dismessa. Da una parte una delegazione dell’IRA, dall’altra un gruppo di trafficanti con tante armi da vendere. La tensione per la chiusura dell’affare è da subito palpabile e, quando scoppia una scintilla, si scatena l’inferno.
Tremila spettatori in più per questa edizione, che si aggiungono ai 75mila della precedente edizione e indicano che il Torino Film Festival è una realtà consolidata per tutti gli amanti del cinema
Il premio al miglior film del concorso va all'opera prima cinese The Donor di Qiwu Zang, miglior attrice a Rebecca Hall per Christine di Antonio Campos, miglior attore a Nicolas Duran per Jesus di Fernando Guzzoni. Miglior film per Italiana.doc è Saro di Enrico Maria Artale, Premio Speciale della giuria a Moo Yadi Filippo Ticozzi
"Si chiude un'edizione del Tff di grande qualità e successo di pubblico, con un aumento di copertura dei media anche internazionali che testimonia come il festival, ancora oggi particolare e coerente con le sue origini, sia amato e seguito da chi si occupa di cinema nel mondo". Lo ha detto il direttore del Museo del Cinema di Torino, Alberto Barbera
Il regista di Z L'orgia del potere e di Missing ha ricevuto a Torino il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera salutato da un videomessaggio di Riccardo Scamarcio. In questa intervista parla di cinema e di impegno civile, di Fidel Castro e di Donald Trump, dell'Europa e dei rischi che corre ancora oggi la democrazia. E denuncia: "Netflix quando produce pretende il final cut e fa quello che vuole del film"