Trent’anni e non sentirli. Grazie alle idee nuove di un festival che ha alle spalle tanta storia, ma che guarda avanti in modo giovane recuperando l’amore per un mezzo “antico” come la radio e rinnovandolo con un’originale commistione con il cinema e il documentario. Bellaria Film Festival Doc spegne le sue prime 30 candeline dal 31 maggio al 3 giugno al Cinema Astra sotto la guida del direttore artistico Fabio Toncelli, e con un Premio Speciale “Casa Rossa” alla carriera al nostro “attore monumento” Toni Servillo, che sarà al festival per presentare alcuni lavori di cui è stato protagonista e confrontarsi con il pubblico in un incontro condotto da Maurizio Di Rienzo.
A festeggiare il nobile anniversario ci sarà anche l’ex
direttore artistico Morando Morandini, che si unirà alle celebrazioni assegnando una sua speciale menzione a uno dei titoli in concorso, mentre tornerà sullo schermo il primo vincitore della manifestazione, nel 1983: Come dire… di Gianluca Fumagalli. La giurata Lunetta Savino, per l’occasione, vestirà anche i panni di “madrina” del trentennale. Il numero ricorre anche in un altro evento speciale, quello dedicato al celebre pianista Glenn Gould a 30 anni dalla sua morte: dal Canada David Jaeger, suo amico e collaboratore, porterà a Bellaria alcuni brani radiofonici mai ascoltati prima in Italia, tra cui quello in cui il musicista discorre con John Cage.
Ma il cuore pulsante di Bellaria Doc, di cui CinecittàNews sarà media partner, sono naturalmente i documentari, con il concorso Italia Doc, composto da 12 titoli, tra cui i sei già annunciati: Italy: Love It or Leave It di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, Tahrir di Stefano Savona, Mare chiuso di Andrea Segre e Stefano Liberti, Le vere false teste di Modigliani di Giovanni Donfrancesco, il mockumentary I morti di Alos di Daniele Atzeni e FreakBeat di Luca Pastore. Storie che entrano nell’attualità e nel carattere del nostro Paese, descrivendo la voglia di fuga dei giovani o le politiche “respingenti” sui migranti, senza cercare l’anteprima a tutti i costi, “perché i buoni film, innanzitutto, devono circolare ed essere visti dal pubblico, che siano inediti o no” dice il direttore Toncelli.
Le voci dell’etere tornano poi nel concorso Radio Doc, che presenta una selezione di radio-documentari con delle speciali sessioni di “proiezione sonora”, mentre torna a grande richiesta l’atteso appuntamento con Il ruggito del coniglio di Marco Presta e Antonello Dose, che andrà in onda in diretta tutte le mattine dal Cinema Astra e ospiterà il concorso Cortoconiglio, riservato ai corti realizzati dagli ascoltatori della popolare trasmissione di Rai Radio 2 sul tema “Pensiero d’amore”. Nella sezione Panorama Internazionale, poi, sfilano sei documentari scelti in collaborazione con il Biografilm Festival di Bologna, tra cui il titolo d’apertura Confession of an Eco-terrorist, in anteprima italiana. Solo uno degli esempi della grande attenzione del festival ai temi dell’ambientalismo e della sostenibilità.
Infine una buona notizia: il Cinema Astra, che storicamente ospita la manifestazione, per i prossimi due anni sarà acquisito dal Comune con l’obiettivo di programmare quel cinema di qualità che latita in un territorio dominato dai multiplex.
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