Dopo aver segnato l’ultima stagione cinematografica con il suo Spider-Man da record, Tom Holland torna sul grande schermo con un film atteso da milioni di videogiocatori di tutto il mondo. Uncharted, che uscirà nelle sale italiane dal 17 febbraio, è ispirato all’omonima saga di videogames popolarissima per l’alta spettacolarità dall’impronta cinematografica delle sue sequenze d’azione.
Holland interpreta l’iconico protagonista Nathan Drake, esploratore chiaramente ispirato a Indiana Jones che, in questo film, sarà chiamato all’avventura da Victor “Sully” Sullivan, un amico intimo di suo fratello maggiore Sam. I due andranno alla ricerca del tesoro perduto di Magellano, in una corsa al tempo senza esclusione di colpi contro la pericolosa famiglia di Moncada (Antonio Banderas) aiutato dalla mercenaria Braddock (Tati Gabrielle). Nel loro viaggio, che li porterà dai cunicoli sotterranei di Barcellona ai meravigliosi scenari naturali delle Filippine, fondamentale sarà l’apporto della scaltra Chloe (Sophia Taylor Ali).
Il cuore del film è rappresentato dal rapporto/scontro tra i due protagonisti Nathan e Sully, interpretato da un gigioneggiante Mark Wahlberg. “L’idea è molto forte – spiega Tom Holland – questo giovane esploratore che più di cercare un tesoro sta cercando una famiglia e alla fine la trova in Sully, un bellissimo rapporto tra fratello minore e maggiore. Questo tipo di film per famiglie è stato da sempre il mio preferito. Sono cresciuto amando film come Indiana Jones e Mission Impossible. I produttori di Sony mi hanno dato l’occasione di portare la mia personale versione di Indiana Jones, per me è stato un sogno”.
Il personaggio di Nathan rappresenta una sfida per il giovane attore britannico, che deve sempre misurarsi con l’eredità del celebre ragnetto di casa Marvel: “Io mi considero un attore che presta attenzione a tutti i piccoli dettagli dei suoi personaggi. – continua – La mia versione di Peter Parker è nota per essere un po’ infantile e goffo. Invece con Nathan dovevo essere molto più adulto, dovevo camminare e muovermi in maniera diversa. Quando sono tornato a interpretare Spider-Man, Amy Pascal mi diceva continuamente sei troppo uomo, devi tornare a fare il ragazzo. Ci ho messo qualche settimana a scuotermi di dosso la postura di Nate”.
Come spesso capita per prodotti legati a franchise tanto popolari, il film è costellato di anti easter eggs, piazzati per stuzzicare i più appassionati. Tra questi spicca il cameo di Nolan North, interprete del Nathan Drake videoludico: “L’incontro sul set con Nolan era studiato da tempo. Prima di conoscerlo avevo già giocato tutti i capitoli del videogame, il modo migliore per fare la mia ricerca sul personaggio era stare seduto sulla poltrona e giocare. È stato molto importante per noi avere il sigillo di approvazione suo e di Neal Druckmann (co-creatore della saga, ndr), una leggenda del mondo dei videogiochi, che ci ha dato il suo pieno sostegno”.
Se da una parte ci si concentra sul rapporto tra i protagonisti, dall’altra non si si dimentica dell’elemento che tutti si aspettano da un prodotto targato Uncharted: la presenza di scene d’azione adrenaliniche, che crescono d’intensità nel corso del film. È stata questa la sfida maggiore per il regista Ruben Fleischer: “C’è una sequenza molto riconoscibile con cui inizia il film, che è presa direttamente dal videogioco, ma non volevamo che il film fosse una copia pura e semplice dell’opera originale. Non volevamo sovrapporci. Ci siamo ispirati al tono e all’umorismo dei personaggi, che è la caratteristica distintiva di Uncharted. È una saga che ha alzato la barra dell’azione per quanto riguarda il mondo dei videogiochi e sapevamo che noi dovevamo fare altrettanto. Sono molto orgoglioso della sequenza finale, credo che sia qualcosa che non si sia mai vista prima”.
“Tom ha portato un importante fattore nel personaggio di Nathan Drake – conclude il regista – l’umorismo in azione. Nonostante gli stunt fossero molto stancanti, lui riusciva a ripetere in continuazione scene molto difficili senza apparenti sforzi”.
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