The Millionairs, l’esordio alla regia di Santamaria

Un corto noir, tratto da una graphic novel di Thomas Ott, che parla di egoismo umano, individuale e collettivo, è l'esordio dietro la macchina da presa di Claudio Santamaria, con Sabrina Impacciatore


VENEZIA – Sorprendente esordio alla regia per Claudio Santamaria che porta in anteprima a Venezia, come proiezione speciale alle Giornate degli Autori, il corto The Millionairs, tratto dall’omonima graphic novel dell’artista svizzero Thomas Ott. Un film breve, della durata di quindici minuti, che parla di egoismo umano, individuale e collettivo. Girato nel Parco Nazionale del Pollino, nel corso di una lunga notte, dove le strade di un bosco di montagna diventano teatro per una serie di efferati omicidi a opera di diversi personaggi, tutti decisi a impossessarsi di una misteriosa valigetta che, passando di mano in mano, lascia dietro di sé una scia di sangue. “Mia madre era di quelle parti – racconta Santamaria – e tutte le volte che andavamo a fare una gita sul Pollino pensavo alla possibilità di fare un film ambientato lì. Sono da sempre appassionato di architettura e fotografia, occuparmi di immagine in movimento era il passaggio naturale, tant’è che è da molto tempo che stavo cercando una storia da mettere in scena. Della graphic novel di Ott mi ha colpito immediatamente la forza espressiva delle immagini, dal sapore fortemente cinematografico, e il fatto che fosse un racconto senza dialoghi, che mi ha permesso di utilizzare il cinema nella sua forma più pura, come solo racconto per immagini, senza l’aggiunta di alcun dialogo che potesse essere in qualche modo didascalico”. Il corto è un racconto noir che mette in scena la crisi morale e mostra l’avidità come unica modalità di interazione all’interno della società tra i diversi gruppi sociali e tra gli individui. Un circolo vizioso che si ripete all’infinito, messo in moto dall’egoismo, che incastra l’umanità e la costringe a compiere sempre gli stessi errori. “Di Ott mi colpisce la capacità di mettere sempre in evidenza, nei suoi fumetti, la parte oscura dell’essere umano. Questa storia rappresenta un po’ il modo in cui io vedo il mondo o, forse, il modo in cui il mondo è. L’uomo è in fondo sempre uguale a se stesso e ripete sempre gli stessi sbagli”.

The Millionairs è prodotto dalla Goon Films di Gabriele Mainetti, che torna a lavorare con Santamaria, questa volta in veste di produttore, dopo lo straordinario successo di Lo chiamavano Jeeg Robot, film per cui Santamaria si è guadagnato un David di Donatello come miglior attore protagonista. “Ho accettato perché è un storia di genere, altrimenti non credo che avrei prodotto il film. E’ stato bello partecipare al processo di realizzazione formale di questo progetto, Claudio è un regista molto fisico, sul set si agita e rotola per terra per rendere tutti partecipi della sua visione. E’ un qualcosa che credo possa fare solo un attore, di solito un regista ha un approccio più mentale quando cerca di parlare ai propri interpreti. Ma Claudio sa essere anche un regista molto tecnico, aspetto che mi ha intrigato. Sa quando fermarsi e affidarsi al montaggio e, per girare, ha scelto una lente non banale e tecnicamente molto difficile da usare”.

Il film è interpretato da Peppe Servillo, Massimo De Santis, Giordano De Plano, Fabio Limongi (il location manager del film, l’unico attore non professionista del cast) e Sabrina Impacciatore negli inusuali panni di un dark lady: “Sono grata a Claudio Santamaria perché mi ha permesso di esplorare un personaggio nuovo, mentre generalmente mi viene proposta sempre la stessa tipologia di ruolo. Quando mi ha illustrato il progetto, mi ha parlato di tutto il percorso a partire dalle immagini fotografiche, mi ha coinvolta così tanto che sul set avevo una fiducia totale nei suoi confronti. Rispetto alla mia esperienza passata sul set, ho trovato in lui un regista che mi ha ricordato Mel Gibson, per la stessa attitudine materica nella regia, la capacità di immergersi nel film, di sporcarcisi dentro come un bambino. Penso che la sua regia rappresenti solo l’inizio di un percorso che sarà anche un dono per il cinema italiano”.

Il film ha ricevuto il premio al talento creativo assegnato da Giornate degli Autori e SIAE, che premia la capacità di esprimere la creatività misurandosi con linguaggi e forme di narrazione inusuali: “È il caso di Claudio Santamaria che ha scelto una graphic novel per dar forma sullo schermo ad un linguaggio da regista innovativo nel misurarsi coi generi e con la pura visualità dell’immagine. Lo fa con un racconto noir che è anche metafora del nostro tempo”. The Millionairs è il primo progetto realizzato anche grazie al bando Lu.Ca., l’accordo di collaborazione di Basilicata e Calabria a sostegno del cinema. Distribuito in sala dalla Lucky Red, il corto andrà in onda anche in tv con la Universal Studios all’interno del format “A noi piace corto”.

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