La Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica è gremita di una folla di ragazzi emozionati per l’annuncio dei vincitori di questa edizione di Alice nella città, festival per ragazzi parallelo alla Festa del Cinema che come il “fratello maggiore” – per target di età e non per importanza – sta volgendo al termine. Prima di cominciare con le premiazioni di rito, l’organizzatore Gianluca Giannelli ha tenuto a ringraziare tutti i suoi collaboratori: “Lo scopo è quello di trovare un cinema che raccontasse i ragazzi. Lo staff ringrazia TimVision, quest’anno è stato fatto un passo in avanti; BPN Paribs, Cotril, Pegaso e tutti i partner tecnici che hanno risolto problemi organizzativi. Si ringrazia anche la Fondazione per il Cinema di Roma, specialmente Laura Delli Colli”.
Il primo premio è stato consegnato da Carlo Verdone, in onore di Pietro Coccia, il fotografo amico del cinema recentemente scomparso, che oggi manca a tutti. E’ la prima Festa del Cinema senza di lui: “Un grande fotografo e amico di tutti gli artisti del cinema, molto generoso e amato. Un uomo buono, affettuoso e bravo, sono contento di dare un premio a nome di Pietro Coccia.” Poi ammette: “Abbiamo bisogno di un ricambio generazionale, vedere la sala piena, oggi, mi riempie di gioia. Devo dire grazie anche ai fan che mi hanno sostenuto per tutti questi anni. La borsa di studio è stata vinta da un giovane fotografo, Attilio Trotta.
Il Premio Insta Stories Cinemotore è consegnato dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone a Marcello Giovani per Bang Bang. “Un racconto sugli hater – dice Guaglianone – una categoria che si incontra spesso in questo mestiere ma a cui non bisogna dare peso. Piuttosto bisogna darlo alle persone vere che ti lasciano qualcosa”. Un altro premio è titolato a un altro grande personaggio del cinema che ci ha lasciati lo scorso anno, Raffaella Fioretta, consegnato da suo fratello Diego a Buio di Emanuela Rossi. Lo commenta l’amico Luciano Sovena: “Abbiamo seguito Raffaella fino agli ultimi giorni e siamo molto coinvolti in tutto questo”.
Il miglior film, secondo la giuria di Alice nella Città è The Dazzled di Sarah Suco per la capacità di raccontare una storia cruda e coinvolgente, cogliendo al tempo stesso le sfumature comiche di una vita imprigionata su un concetto lasciato spesso in ombra. Il premio per la miglior regia va a La famosa invasione degli orsi in Sicilia, di Lorenzo Mattotti. Una favola senza tempo, per adulti e bambini, raccontata con efficacia delicatezza e umanità. Ispirato al racconto di Dino Buzzati. Il premio speciale della Giuria va invece a Son-Mother, di Mahnaz Mohammadi. Consegna Andrea Meloni il premio TimVision, assegnato a Cleo di Eva Cools (il quale che avrà l’esclusiva su TimVision).
Riconoscimento anche a Beatrice Grannò (è il premio RBCasting) per il ruolo di Amanda interpretato in Mi chiedo quando ti mancherò. “E’ il mio primo premio per il mio primo film – commenta l’attrice – sono anche nel cast del film della Comencini ma a questo ci tenevo in particolare, è un film in cui ho avuto fiducia dal primo momento in cui l’ho trovato sulla mia strada”.
A questo link l’elenco completo dei premi.
Parola al premio Oscar Ron Howard, regista di Pavarotti, documentario biografico in Selezione Ufficiale alla Festa di Roma 2019, stasera in prima serata su Rai Uno: materiale familiare inedito, interviste originali, tra cui a Nicoletta Mantovani, alle tre figlie e alla prima moglie, e a Bono Vox, un racconto franco e celebrativo, intimo e pubblico
Bilancio positivo per il festival dedicato ai ragazzi, che ha registrato un incremento del 29% alle biglietterie, 6000 biglietti in più rispetto al 2018. "Nel tempo siamo riusciti a costruire un rapporto diretto e autentico con tutto il pubblico, partendo dalle scuole, fino ad arrivare agli accreditati e alla critica". Così dichiarano i direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli
Il premio è stato consegnato ai due registi belgi durante la 17ma edizione di Alice nella Città da Angela Prudenzi, Francesca Rettondini e Cristina Scognamillo
CECCHI GORI - Una Famiglia Italiana: dopo la mostra fotografica, la Festa ospita il documentario, per la regia a quattro mani di Simone Isola e Marco Spagnoli, prodotto da Giuseppe Lepore per Bielle Re, che ha curato la realizzazione dell’intero progetto dedicato alla dinastia che ha fatto grande parte del cinema italiano