Occhioni azzurri, capelli arruffati e un’ombra nei pensieri, Carmy sfornava prelibatezze di alta cucina in un ristorante newyorchese e ora, dopo il suicidio del fratello, si ritrova a gestire l’arrembante (e unta) paninoteca di famiglia a Chicago mentre è perseguitato da problemi pratici e sensi di colpa. Andy, barbetta incolta e tensione a mille, è lo chef che guida la brigata di un importante ristorante di Londra e che cerca di condurre in porto la nave in una serata campale, nel bel mezzo di una tempesta di problemi personali, professionali e relazionali.
Carmy (Jeremy Allen White) è il protagonista di The Bear, serie tv in otto episodi che sta spopolando su Disney +, acclamata da pubblico e critica per ritmo e profondità. Andy (Stephen Graham) è al centro del film Boiling Point di Philip Barantini, in arrivo nelle nostre sale con Arthouse – I Wonder Pictures il 10 novembre dopo aver fatto incetta di premi in tutto il mondo (Bafta, British Independent Film Awards, Zurich Film Festival, Göteborg Film Festival) e aver conquistato le giurie del Taormina Film Fest. Siamo abituati da anni a sentirci raccontare storie di cibo e di cucina, i programmi tv costruiti intorno a ricette e chef diventati celebrità non fanno che moltiplicarsi ma ora, più o meno in contemporanea, si impongono sugli schermi una serie e un film che partono dalle star delle padelle per andare molto più a fondo.
The Bear e Boiling Point vanno a cercare il lato ombra del successo culinario, i sacrifici, il caos, la tensione e, soprattutto, le relazioni umane che sono alla base di tutto. Quelle tra i componenti delle brigate – affiatati o rivali, ferocemente ambiziosi o genuinamente appassionati – e quelle che si nascondono alla vista ed emergono solo quando lo chef si sfila il grembiule e torna a vestire abiti civili. Per Carmy, in The Bear, massaggiare i tagli di manzo da infilare nei panini è una missione e un bisogno. Nei primi piani di una succosa costata alternati a quelli di santini e scontrini c’è tutta la difficoltà di tenere insieme dolore e passione, lavoro e vita personale, emotività ed efficienza. Per Andy in Boiling Point, seguito nella sua frenetica serata da un unico piano sequenza che scorre fluidamente tra cucina e sala, riuscendo a far emergere la personalità di tutti i lavoratori del ristorante, la necessità è arrivare a fine cena mantenendo alta l’asticella, senza farsi travolgere dalle difficoltà.
Intanto i due fenomeni culinario-audiovisivi hanno travolto il pubblico con i loro racconti immersivi e realistici che tolgono la posticcia patina scintillante dalle cucine e tengono gli spettatori incollati allo schermo. Tanto che per The Bear è confermata la seconda stagione e che anche da Boiling Point nascerà una serie tv BBC interpretata dallo stesso protagonista e diretta dallo stesso regista: la storia riprenderà da sei mesi dopo la fine del racconto del film.
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