TFF con Davies e Temple. Al via con Suffragette

Ad aprire il Torino Film Festival è il film con Helena Bonham Carter e Meryl Streep che ripercorre la storia del primo movimento femminista. In Concorso Coma esordio della siriana Sara Fattahi


E’ in buona compagnia la 33ma edizione del TFF, 20/28 novembre, con i tre concerti di Madonna sotto la Mole a inizio Festival. “La rockstar ha chiesto a Davide Ferrario di vedere Sexxx, che presentiamo al TFF, non credo però che Madonna verrà al cinema Massimo. Magari Ferrario glielo porterà”, dice Emanuela Martini, instancabile direttrice del TFF. 158 i lungometraggi, 47 tra opere prime e seconde, 50 anteprime mondiali, più di 4mila i film visionati. Ad aprire sarà Suffragette di Sarah Gavron (in sala a marzo 2016 con Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e Meryl Streep), uno dei pochi film che racconta la ribellione delle donne all’inizio ‘900.
In Torino 33 concorrono autori alla prima, seconda o terza opera tra questi la giovane siriana Sara Fattahi al suo debutto con Coma, protagoniste tre donne, nonna, madre e figlia, che vivono una volontaria prigionia in un vecchio palazzo di Damasco, mentre fuori infuria la guerra.
Tra i titoli di Festa Mobile troviamo The Dressmaker, apologo dell’australiana Jocelyn Moorhouse intepretato da Kate Winslet; The Lady in The Van con Maggie Smith; Burnt, storia d’amore e di cucina con Sienna MillerUma Thurman, e anche Riccardo Scamarcio, diretta da John Wells; The Assassin di Hou Hsiao-Hsien, Under Electric Clouds di Alexey German Jr., The Meddler, la commedia di Lorene Scafaria costruita su una mamma vulcanica interpretata da Susan Sarandon.

L’omaggio a Orson Welles prevede tre famosi film: Quarto potere, Rapporto confidenziale e L’infernale Quinlan. Il regista Terrence Davies, Gran Premio Torino 2015, presenta il suo ultimo lavoro Sunset Song, storia di una giovane cresciuta in una famiglia patriarcale della campagna scozzese, insieme al suo capolavoro del 1988 Distant Voices, Still Lives.
“La mia selezione ‘Questioni di vita e di morte’ come Guest Director nasce dal mio nuovo film, The Ecstasy of Wilko Johnson, dove mescolo alle riprese con Wilko molti brani di film classici che raccontano le sensazioni e le emozioni di persone che si trovano ad affrontare il pensiero della morte – spiega Julien Temple che, sei anni dopo Oil City Confidential, è tornato  ad  occuparsi del chitarrista dei Dr. Feelgood, Wilko Johnson e della sua battaglia contro un cancro che pareva incurabile.
Ad aprire After Hours è February, l’esordio nella regia di Osgood Perkins, l’attore figlio di Anthony Perkins, che racconta l’inquietante, demoniaco intreccio della vita di tre ragazze in un college. In programma The Nightmare di Rodney Ascher che firma un nuovo, inquietante documentario questa volta sul fenomeno della “paralisi del sonno” e delle terribili allucinazioni a occhi aperti che tormentano chi soffre di questo disturbo.
After Hours si apre anche alla “Notte bianca”: sabato 21 novembre, dalle 10 di sera alle 6 del mattino successivo, nel corso di una “Notte horror”, verranno presentati tra gli altri The Girl in the Photographs diretto da Nick Simon e prodotto da Wes Craven, gioco a rimpiattino tra un serial killer e un fotografo snob.

11 i documentari della competizione internazionale, mentre l’omaggio a Chantal Akerman, ricorda Davide Oberto, prevede un ritratto in cui la regista, da poco scomparsa, si racconta attraverso il montaggio di suoi vecchi film.
Torino Film Lab, il laboratorio dedicato a talenti emergenti, presenta i seguenti titoli: Eva Nová, Interruption, Mountain, Ni le ciel ni la terre, Rodinny Film, Sophelikoptern, Tikkun, Underground Fragrance.
Nella sezione sperimentale e di ricerca Onde troviamo il francese Eugène Green che nel suo documentario franco-basco Faire la parole esalta dolcemente la rivoluzione identitaria combattuta dal logos. E ancora Des Provinces Lointaines, il secondo capitolo del progetto di Stefano Canapa e Catherine Libert sul cinema italiano resistente, dedicato a Tonino De Bernardi e Alberto Momo.

“Cose che verranno. La terra vista dal cinema”, così s’intitola la retrospettiva, articolata in due anni. Si tratta di un viaggio attraverso gli scenari futuri immaginati dal cinema di fantascienza e dagli autori che hanno descritto il mondo dei decenni a loro successivi: dagli anni ’30 al nuovo millennio. Da Metropolis di Lang (caposaldo assente dalla retrospettiva, perché proiettato di recente, a più riprese, in tutto il mondo) e Things to Come di William Cameron Menzies (1936) a Crash di David Cronenberg (1996).

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10 Novembre 2015

TFF 2015

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TFF, incremento del 10% dei biglietti venduti

Dai 26.900 del 2014 si è passa ai 29.700 del 2015, gli incassi da 254.369 € a 264.882, ciò per effetto del maggior numero di ingressi a prezzo ridotto per giovani al di sotto dei 26 anni e delle numerose convenzioni

TFF 2015

Dopo Bava e Argento, anche Sollima tra i miti di Winding Refn

Il regista danese ha accompagnato al TFF la proiezione di Terrore nello spazio nella versione restaurata: “E’ un modello di cultura pop. Questo film di grande artigianato ha in sé molti approcci stilistici del film di fantascienza e ha superato la prova del tempo. Design, costumi, scenografia risultano efficaci al pari di quelli di titoli come Blade Runner e 2001 Odissea nello spazio. Ma c’è un altro film sottovalutato che andrebbe restaurato Città violenta di Sergio Sollima, con Charles Bronson”. Silenzio assoluto sul nuovo film The Neon Demon e sul progetto tv Les Italiens

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Torino 33, vince Keeper del belga Guillaume Senez

A La patota di Santiago Mitre vanno il Premio Speciale della giuria e il Premio per la Miglior attrice a Dolores Fonzi; il Premio per il Miglior attore a Karim Leklou per Coup de chaud, film di Raphaël Jacoulot che conquista anche il Premio del pubblico. Premio per la Miglior sceneggiatura ex-aequo a A Simple Goodbye di Degena Yun e a Sopladora de hojas di Alejandro Iglesias Mendizábal. A Italiana.doc premiati Il solengo di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis e La gente resta di Maria Tilli. Premio Fipresci a Les loups di Sophie Deraspe e Premio Cipputi a Il successore di Mattia Epifani

TFF 2015

TFF avanti tutta. Edizione 2016 dal 18 al 26 novembre

Conferenza stampa di chiusura veloce e senza polemiche. Paolo Damilano, presidente del Museo nazionale del cinema, si dichiara molto soddisfatto e ricorda che "Valerio Mastandrea, presidente della Giuria, si è stupito quanto il nostro festival sia frequentato e seguito dal pubblico". La direttrice Emanuela Martini incassa il sostegno dei vertici del Museo del Cinema e si dichiara disponibile rispetto al programma cioè “a tagliare al massimo 20, 30 titoli” e anticipa l’idea di replicare il prossimo anno la maratona cinematografica di sabato.
I Premi collaterali
Dustur di Marco Santarelli premiato due volte


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