PESARO – Festa di fine riprese a Pesaro per Marco Pontecorvo e il suo cast, tra gli ospiti della serata alla Mostra. Il regista di Pa-ra-da ha girato qui nelle Marche il suo nuovo film dal titolo Tempo instabile con probabili schiarite, prodotto dalla Panorama Films in collaborazione con Rai Cinema, col sostegno di Marche Film Commission e distribuito da Good Films. Nel cast Luca Zingaretti, Lillo Petrolo, Carolina Crescentini, Fabrizio Gifuni una partecipazione straordinaria di John Turturro che in Italia ha girato anche il nuovo film di Nanni Moretti Mia madre. La storia ruota attorno a una cooperativa che fabbrica divani, “è una commedia amara, una sarcastica metafora dei vizi, dei difetti ma anche delle virtù dell’Italia di oggi“, ha detto il regista, figlio d’arte.
Il maestro georgiano Otar Iosseliani ha tenuto a Pesaro una lezione di cinema in cui ha mostrato una certa amarezza per la “tragica caduta di qualità e mancanza di pensiero del cinema contemporaneo in un mestiere che sta diventando sempre più piatto e pieno di cliché”. In questa intervista gli abbiamo chiesto di parlarci del suo rapporto con la censura e della possibilità di tornare a lavorare in Georgia: "Sarebbe immorale togliere finanziamenti ai giovani registi"
Il vincitore del Premio Lino Miccichè è l’indiano Liar’s Dice, opera prima di Geethu Mohandas, un road movie atipico nel quale madre e figlia intraprendono un difficile viaggio verso Nuova Delhi, in compagnia di un disertore dell’esercito che guida le due alla ricerca del padre scomparso. Gli spettatori della “piazza” hanno votato per il Premio del Pubblico I ponti di Sarajevo, film collettivo realizzato per commemorare i cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale con l’attentato all'Arciduca Francesco Ferdinando avvenuto nella città bosniaca
Il montatore Marco Spoletini e il musicista Daniele Sepe hanno collaborato a The Fall from Heaven di Ferit Karahan, due storie parallele tra il Kurdistan e Istanbul, in concorso a Pesaro
In concorso a Pesaro I resti di Bisanzio, che ci mette di fronte alla decadenza di una terra, alla non identità di personaggi e luoghi. Per l'artista, al suo primo lungometraggio: "Lo stereotipo del Salento ha prodotto danni irreparabili, questo territorio è stato completamente stravolto". E sulla possibilità di una distribuzione per il suo film: "E' un messaggio nella bottiglia, arriverà dove arriverà"