TECNICHE ALTERNATIVE

Proprio dal Web viene la Minaccia fantasma. Che – come sottolineato dal Corriere della sera – rischia di diffondere nel mondo dell’industria cinematografica lo stesso panico scoppiato sul pianeta gemello della produzione discografica riguardo alle libertà di scaricare brani su Internet.
I Dvd, infatti, sono tutto fuorché a prova di hacker. E i sistemi di sicurezza varati dalle major di Hollywood non riescono, in genere, a sfuggire alla decriptazione dei navigatori più esperti.
Con il formato Mpeg4 (ultimo ritrovato per la compressione di dati video digitali), ormai, è possibile scaricare il contenuto di un intero Dvd in un CD-RW, saltando l’acquisto del lettore e del disco stesso. Per la neonata tecnologia del futuro, questo, potrebbe significare l’inizio della fine.
Il decreto Tasca rischia forse di accelerare la trasformazione di onesti cittadini della République in pirati telematici privi di scrupoli? Neutralizzando così il difensivo “gioco a zona” della ministra francese?
Chi di noi, del resto, tra software, Napster e cd, non è già un piccolo Capitan Harlock?
Chi è senza peccato, scagli pure la prima musicassetta “pirata” dei tempi del liceo. Per il momento, è probabile che i cugini francesi, irriducibili appassionati di computer, Rete e Dvd, si limitino a cercare di escogitare opportuni accorgimenti per continuare a ordinare da Internet i prossimi kolossal cinematografici. Ed evitare, così, che “pacchetti” illegali vengano bloccati alla dogana. Oppure opteranno per astute manovre di raggiro: facendo tappa in un altro Paese europeo dove ancora non esiste una simile legislazione poibizionista. Per esempio, l’Italia.