BARI – Emma è una counselor che incontra i suoi clienti online mentre corre su un tapis roulant… Una scelta già di per sé bizzarra, ma per lei è l’unico modo di gestire l’ansia e affrontare con serenità esistenze problematiche e disagi profondi in cui riflette la sua difficoltà di donna che ha chiuso con la famiglia d’origine e con i legami affettivi. Efficiente nel suo ruolo di “voce amica” ma segnata da un trauma personale.
Ecco, in breve, Tapirulàn, il film che segna l’esordio alla regia di Claudia Gerini, presentato in anteprima alla tredicesima edizione del Bifest alla presenza della protagonista, dell’attrice Claudia Vismara, del produttore Stefano Bethlen, degli sceneggiatori Antonio Baiocco e Fabio Morici. Il film sarà nelle sale dal 5 maggio con Milano Talent Factory, anticipato da quattro anteprime nazionali a Roma, Firenze, Milano e Riccione e da un passaggio come evento speciale al Montecarlo Film Festival de la Comédie.
“Ora ho capito perché i registi si sentono Dio. Puoi chiedere infatti tutto quello che vuoi e niente poi si muove se non sei tu a dire ok. Ti ritrovi così come un Dio a ricreare un mondo”, scherza l’attrice. Che ha voluto per sé il ruolo dell’atletica e ipertecnologica Emma. Tra i clienti – attenzione a non chiamarli “pazienti”, avverte il severo supervisore – c’è l’adolescente che si scopre gay, il fumettista affetto da un disturbo ossessivo compulsivo, il ragazzo che soffre di attacchi di panico dopo un incidente d’auto, il padre che si sente in colpa per la morte della figlia e sta sempre seduto sul divano. Emma ha in serbo una risposta per tutti, tranne quando a chiamare è la sorella minore (Vismara) che cerca di convincerla a riallacciare i rapporti con il padre. “In realtà – spiega la neoregista – non ho mai avuto il sogno della regia. Poi, leggendo la sceneggiatura, ho pensato che in fondo era un materiale che ero in grado di poter governare”.
Chi è davvero Emma? “E’ una donna interrotta, una donna abituata a sentire i problemi di tutti, mettendo da parte se stessa, che ho immaginato come senza pelle”. E ancora: “Credo sia una donna che nonostante corra continuamente nella sua casa mentre lavora alla fine sia sempre sia ferma allo stesso punto senza mai evolvere”.
”Dietro la macchina da presa praticamente non ci sono stata mai, perché ero sempre in scena – racconta l’attrice, protagonista anche di Mancino naturale – è stato un lavoro molto impegnativo ma allo stesso tempo stimolante, non privo di rischi. Ma prendersi la responsabilità delle decisioni sul set è bello. Se stai nella comfort zone non evolvi mai”.
Tapirulàn è prodotto da Stefano Bethlen per Milano Talent Factory in associazione con Attitude e Big Tree Movie Entertainment, in associazione con Christian Candela per Identivisuals e Roberto Righi per ML, in collaborazione con Rai Cinema e in collaborazione con Sky Cinema.
Nel cast Stefano Pesce, Maurizio Lombardi, Corrado Fortuna, Daniela Virgilio, Lia Grieco, Fabio Morici, Marcello Mazzarella e Antonio Ferrante.
Il Festival di Bari chiude la sua 12esima edizione assegnando i premi delle due Giurie: a Querido Fidel di Viviana Calò vanno miglior attore (Gianfelice Imparato) e Miglior Regia. Miglior attrice a Lucia Sardo per Sulla giostra. Charlotte Rampling e Timothy Spall sono i migliori interpreti internazionali
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La dodicesima edizione del Bif&st di Bari rende omaggio alla leggendaria attrice Alida Valli, in occasione del suo centenario, con la proiezione speciale nella sezione “Tributi” del pluripremiato documentario che a ottobre uscirà con uno speciale cofanetto home video realizzato da Luce Cinecittà
Appena ha letto il soggetto, Domenico Fortunato ha capito che quello sarebbe stato il suo secondo film da regista. L'attore lo racconta a Cinecittà News, parlando della volontà di realizzare una pellicola che “è un omaggio ai nostri padri, presentata in anteprima al Bif&st