Takeshi Kitano: “Il Festival di Venezia? Non ricordo nulla, ho sbattuto la testa sul vaporetto”

Il nuovo film del regista e attore giapponese, 'Broken Rage', arriva su Prime Video il 13 febbraio dopo l'anteprima alla Mostra di Venezia 2024. "Con questo film 'rompo' la mia carriera per esplorare cosa c’è dentro di me"


Takeshi Kitano celebra l’uscita di Broken Rage, in arrivo il 13 febbraio su Prime Video. Un’opera che gioca sui confini tra azione e commedia, segnando un ulteriore passo nella carriera del leggendario regista giapponese, da sempre votato alle sperimentazioni più ardite. Broken Rage si struttura in due parti: nella prima metà il pubblico assiste a un thriller d’azione hard boiled, in cui un sicario lotta per la propria sopravvivenza, intrappolato tra le mire letali della polizia e quelle della criminalità organizzata; nella seconda metà, invece, la stessa storia viene riproposta quasi frame-by-frame, trasformandosi in una parodia che gioca con i canoni del genere Yakuza in modo irriverente.

A Venezia il film è stato accolto come un trionfo, applaudito da pubblico e critica. Kitano ha un rapporto importante con il Festival di Venezia, dove nel 2003 ha ricevuto il premio speciale per la regia con Zatôichi. Dell’ultima edizione, però, Kitano ammette di non ricordare quasi nulla. “Ho battuto la testa sul vaporetto mentre tornavo da Venezia e non ricordo più nulla di quei giorni”, rivela il regista. “Mi hanno detto che il film è stato accolto bene, quindi sono contento, ma io davvero non ricordo più nulla. Fortunatamente il mio dottore di fiducia mi ha detto che non c’è nulla di cui preoccuparsi e che adesso la mia testa va bene. Ma quei ricordi non credo li recupererò. Mi dispiace”. E con un mezzo sorriso ha aggiunto: “Sarebbe più interessante se non fosse guarito, perché allora sarei in grado di dire un sacco di cose diverse”.

Broken Rage dura appena un’ora, una durata ridotta ma voluta dal regista per venire incontro agli spettatori del servizio streaming su cui sarà fruito. “Sapevo che chi avrebbe visto Broken Rage lo avrebbe fatto sui televisori di casa o persino sui cellulari, e per questo l’abbiamo tagliato parecchio”. Il montaggio iniziale, riferisce il regista, era di quasi due ore e mezza. Kitano ha però voluto sottolineare la totale libertà creativa ottenuta sul progetto da Amazon Prime. “Per questo mi sono inventato questo piccolo esperimento. Ma nel momento in cui è stato presentato al Festival di Venezia, sul grande schermo del cinema, mi sono reso conto di quello che era diventato, anche contro le mie aspettative. Che era diventato qualcosa di differente, che prima aveva immaginato solo come “televisivo”. Mentre evidentemente poteva essere anche qualcosa di più”.

Kitano è ottimista sul futuro del cinema, in veloce evoluzione con l’avvento di nuove tecnologie e l’inevitabile trasformazione del pubblico. “Il cinema è cambiato tantissimo dai tempi dei primi film muti e continuerà a cambiare. Quindi noi registi dobbiamo capire come accompagnare questo cambiamento tecnologico, che è anche un cambiamento nel pubblico. Questo Broken Rage è un film molto sperimentale, per come la vedo io. Magari non è eccellente, ma è sicuramente interessante”.

Pur nella sua breve durata, Broken Rage è un punto d’arrivo importante per Takeshi Kitano, che ha unito il suo amore per gli Yakuza Movie – a cui ha dedicato gli ultimi anni della sua carriera da regista – al carattere irriverente che l’ha sempre contraddistinto. “È stato un modo per ‘rompere’ la mia carriera e di esplorare cosa c’era dentro di me. Con Outrage avevo tentato di realizzare degli yakuza movies moderni, mentre con questo film cerco di parodiarli, di mostrare una versione ‘rotta’, un’esperienza che unisce la serietà dell’azione alla leggerezza della parodia. È un’esperienza che fonde tutto ciò che ho fatto nella mia vita: il cinema, la televisione, e persino il mio lato comico, che ormai è parte integrante del mio modo di fare arte”.

Kitano, nato nel 1947 a Tokyo e noto anche come Beat Takeshi, ha rivoluzionato sia il panorama della comicità che quello del cinema giapponese, ricevendo riconoscimenti in tutto il mondo..Divenuto famoso con il programma Takeshi’s Castle – arrivato anche in Italia con il commento di Lillo e Greg – si è prima affermato come attore, grazie a ruoli significativi, tra cui la sua partecipazione in Furyo di Nagisa Oshima, e successivamente come regista. Il suo debutto alla regia è avvenuto nel 1989 con Violent Cop, che ha segnato l’inizio di uno stile inconfondibile caratterizzato da lunghi piani fissi, dialoghi minimalisti e un perfetto equilibrio tra violenza e umorismo nero.

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05 Febbraio 2025

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