Le persone, moltissime persone almeno, rispetto ad un’abitudinaria quotidianità, stanno vivendo le proprie case h24: un numero consistente fa uso delle linee Internet per poter svolgere il lavoro da casa, ma altrettanta per poter trascorrere il tempo guardando film e serie tv in streaming, uso della Rete che comporta sovraccarico e rallentamento della banda larga.
L’Unione Europea chiede collaborazione a Netflix, in particolare l’istanza è quella di ridurre la qualità video, rinunciando al formato HD, preferendo la definizione standard, per permettere una maggior fluidità di connessione, altrimenti affaticata dall’uso consistente per la domiciliazione forzata a causa del Covid-19.
Il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, ha parlato del problema – via tweet – con il CEO di Netflix, Reed Hastings: il timore di Breton è che milioni di persone, in questo periodo in Smart Working, possano subire lo stato di congestione. “Per battere il #Covid19, noi #stiamoacasa. Il telelavoro e lo streaming aiutano moltissimo ma le infrastrutture potrebbero andare sotto sforzo. Per assicurare a tutti l’accesso a Internet, passiamo alla definizione standard (#switchtostandard è l’hashtag utilizzato da Breton) quando l’HD non è necessario”, ha cinguettato il Commissario.
Netflix ha deciso di ridurre la quantità di bit di trasmissione in tutta Europa per 30 giorni, abbassando così la definizione e alleggerendo del 25% l’impatto del traffico sulle reti europee, ma comunque sarà garantito “un servizio di buona qualità per i nostri abbonati”. L’UE e Breton hanno commentato che: “Hastings ha dimostrato un forte senso di responsabilità e solidarietà”.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio