Arrivano in Italia grazie a I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection due dei film più apprezzati e celebrati allo scorso Festival Internazionale del Cinema di Berlino: l’Orso d’Oro Sur l’Adamant, diretto dal maestro del documentario Nicolas Philibert, e 20,000 Species of Bees di Estibaliz Urresola Solaguren, premiato con l’Orso d’argento alla miglior interpretazione da protagonista per la giovanissima Sofia Otero, qui alla sua prima esperienza cinematografica.
Sur l’adamant – il terzo Orso d’oro distribuito nelle sale italiane da I Wonder Pictures dopo Ognuno ha il diritto di amare – Touch Me Not di Adina Pintilie e Alcarràs di Carla Simón – sarà presentato in anteprima italiana al prossimo Biografilm Festival (Bologna 9-19 giugno 2023) alla presenza del regista Nicolas Philibert, a cui sarà consegnato il Celebration of Lives Award, il premio che celebra i grandi narratori del mondo contemporaneo.
“Dopo l’Orso d’Oro per Alcarras e il Leone d’Oro con Tutta la bellezza e il dolore – dichiara Andrea Romeo, fondatore e direttore editoriale di I Wonder Pictures, – siamo felicissimi che a vincere Berlino sia stato il nuovo film del grande Nicolas Philibert, un gigante del documentario europeo a cui come I Wonder Pictures dedicheremo un grande omaggio nel corso del 2023. Oltre a Sur l’Adamant, che arriverà in sala a Ottobre prossimo, a giugno dedicheremo a Philibert una grande retrospettiva completa a Biografilm e sulla piattaforma Iwonderfull. Per l’occasione riporteremo in sala il suo mitico Essere e Avere che vent’anni fa fu un grandissimo successo anche in Italia”.
Il doc di Philibert prende il titolo dall’Adamant, una struttura galleggiante situata sulla Senna, nel cuore di Parigi, un centro diurno che accoglie adulti affetti da disturbi mentali, aiutandoli a riconnettersi con il mondo, ricollocarsi nel tempo e nello spazio, e ritrovare la forza di andare avanti. Il team che lo anima rifugge la disumanizzazione che spesso accompagna certe pratiche psichiatriche. Il regista ci porta a bordo di questo spazio unico nel suo genere, alla scoperta di un microcosmo che unisce pazienti e operatori sanitari, chiamati e ripensare e reinventare insieme la propria quotidianità. Insieme a loro forse ci convinceremo anche noi, come suggerisce un paziente, che avere una splendida giornata non è così difficile, basta deciderlo sin dal mattino.
Protagonista di 20,000 Species of Bees è Cocó, una bambina di otto anni che si sente fuori posto e non capisce perché. Tutti si ostinano a chiamarla Aitor, un nome di battesimo in cui non si riconosce, così come non si riconosce nello sguardo e nelle aspettative delle persone che la circondano. Un’estate, sua madre Ane, in piena crisi professionale e sentimentale, approfitta delle vacanze per recarsi con i suoi tre figli alla casa materna, dove sua madre Lita e sua zia Lourdes conducono una vita strettamente legata all’apicoltura. La convivenza costringerà queste donne di tre generazioni molto diverse ad affrontare i propri dubbi e le proprie paure. E, soprattutto, obbligherà Ane a essere finalmente onesta con se stessa. D’altra parte, come può una madre comprendere e sostenere la ricerca identitaria di sua figlia quando deve ancora scendere a patti con un’eredità famigliare verso cui prova sentimenti contrastanti?
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025