GIFFONI – Quattro anni sono trascorsi da quando Sul più bello, diretto da Alice Filippi, dall’omonimo romanzo di Eleonora Gaggero, approdava sul grande schermo, aprendo la via a un “romanzo cinematografico” a più capitoli (esattamente tre, compresi Ancora più bello, 2021 e Sempre più bello, 2022), a cui gli adolescenti – e non solo – si sono appassionati, soprattutto per la freschezza, la vis lieve e sensibile al contempo, il profilo “alla Amélie” della protagonista, Ludovica Francesconi, che torna e con lei Marta, il suo personaggio, un ruolo che le ha certamente permesso di far venire in superficie un talento sfaccettato, all’apparenza affine alla commedia, ma non meno capace di far vibrare corde più sottilmente complesse.
Francesconi spiega che il suo “personaggio affronta un grandissimo cambiamento, diventa adulta e rivaluta il vissuto, perché si cresce e si ha bisogno di essere più consapevoli. Io stessa sono cresciuta con il personaggio, per me è una testimonianza reale della mia crescita personale, che posso proprio osservare guardando la maturazione del ruolo”. Ludovica, a titolo personale – come accaduto a Marta – ammette di essersi confrontata con cambiamenti inaspettati della vita, qualcosa accaduto a “una persona a me molto vicina: è spiazzante. Non c’è un modo giusto per affrontare situazioni forti: amore, condivisione, penso possano aiutare a non sentirti solo, essere una chiave, il primo passo verso cambiamenti un po’ più tosti”.
Marta è cresciuta, e con lei il suo mondo personale e l’universo di tutti quei personaggi che le hanno costruito intorno la corolla dell’amicizia con la A maiuscola: se la malattia non era detto le fosse clemente, Marta s’è salvata dal rigetto dell’intervento polmonare e così ha ancor più fame di vita. Marta, sempre col cuore ballerino tra innamoramenti e surrogati dell’amore, senza più Gabriele accanto, idealizzato allora come “l’uomo della sua vita”, cammina sempre fianco a fianco di Jacopo (Jozef Gjura) e Federica (Gaja Masciale): insieme prendono atto sia il momento di cercare di far spiccare la maturità, ma il destino ci mette sempre lo zampino.
Jozef Gjura, Jacopo sin dal primo film, reputa il suo ruolo “un’occasione più che rara, l’opportunità di svilupparlo per un tempo così lungo. Con lui mi diverto perché con lui c’è commedia e dramma, un po’ come nella vita. Ricordo il primo provino, a cui mi sono presentato ma non avevo letto bene la scena: sono entrato, ho fatto quindi qualcosa di certamente diverso dalla richiesta, alla fine non avevo più saliva in bocca ma… quel contrasto poi è funzionato”.
Se Gjura non è debuttate per questa “lunga storia d’amore cinematografica”, ora seriale, Denise Capezza è per la prima volta nel cast come “Aurora, una ragazza che se l’è sempre cavata da sola, che ha trovato il suo posto nel mondo con l’amore per Federica, entrando però così in collisione con Marta, un po’ gelosa della relazione: quindi, cosa succederà? Sia regista che produttore sono stati lungimiranti nel propormi un personaggio che fino a ora non m’era stato mai offerto, preferendomi per ruoli in cui preponderava la fisicità, mentre qui non è focale: è stato interessante”.
La regia della serie – disponibile su Prima Video dal 29 luglio 2024 – è di Francesca Marino, per cui “si guarda alla crescita di tutti i personaggi, così incontriamo situazioni diverse, sentimentali e di crescita personale. È tutto un po’ più realistico dei film. Noi partiamo, sin dalla prima puntata, da una nuova situazione: Marta è quasi sempre stata quella fidanzata, adesso è sola, ed è questa condizione che la porterà ad aprirsi con gli altri”. Marta l’abbiamo conosciuta insieme alla sua malattia, affrontata ma non risolta per sempre, e Marino infatti conferma che “la tematica è presente, non potrebbe non esserlo, essendo lei affetta da fibrosi cistica, una malattia terminale: nei film, lei ha fatto i conti col fatto che la sua strada sarà più corta di quella degli altri; nella serie ampliamo il discorso ad altre malattie, quindi – rispetto ai film – Marta affronterà la vita in modo opposto”, come – su altro fronte – “opposto” è anche il suo look che “fa presagire un personaggio più adulto, prima iconico e particolare, per cui adesso abbiamo deciso di creare un nuovo progetto estetico”.
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