Paragonata a Chiara Ferragni per la sua popolarità sui social, la youtuber Sofia Viscardi aveva meno di vent’anni quando Mondadori ha pubblicato il suo libro e la Indigo Film ne ha comprato i diritti, per trasformarlo in un film.
È proprio del film Succede che Sofia, insieme alla produttrice Francesca Cima e alla sceneggiatrice Paola Mammini ha parlato oggi al 3 e Google Cinema Hall nell’incontro di Alice nella città.
Uscirà nel 2018 ed è girato dalla regista esordiente Francesca Mazzoleni, 28 anni, catanese, un diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia e alcuni cortometraggi premiati alle spalle.
Diventata famosa con una video-intervista a Roberto Saviano nel 2015, Sofia Viscardi è preceduta da una sequela di numeri che la rappresentano: 500mila follower su youtube, 133mila su Facebook e 340mila fan su twitter.
Le sue videorubriche, indirizzate ai ragazzi della sua età, sono cominciate come un diario personale in cui raccontava le sue giornate, con titoli semplici e diretti, come “Mamma, ho preso un brutto voto” e “Allarme San Valentino”.
Nel 2016 è arrivato “Succede”, il libro scritto a 17 anni che racconta, seguendo un flusso di coscienza, le vite di tre adolescenti, Meg, Olly e Tom.
“Il libro di Sofia racconta il qui e ora di un gruppo di amici, incontaminato dalle interferenze degli adulti: è il mondo di Sofia che si svela per come è”, ha detto Francesca Cima. Lo spirito del film – ha aggiunto – è all’insegna dell’esordio: è per questo che la regista è giovane (ha 28 anni) e gli attori sono alle prime armi, sotto i 18 anni. Per quanto riguarda la sceneggiatura, il mondo di Sofia può contare sulla penna di Paola Mammini (Tutta colpa di Freud e Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese), premiata nel 2016 con il David di Donatello, che ha trasposto il diario in un racconto filmico, inventando degli escamotage narrativi, come l’inserimento delle note vocali per i flussi di coscienza più “liberi”.
Il film è alla sua seconda settimana di set a Milano, dove verrà interamente girato, e dispone di un budget consistente, diversamente dai soliti esordi, “in linea con il senso epico delle prime volte”, ha detto la produttrice.
Alla social call di Sofia per i casting degli attori hanno risposto in 3000, ha raccontato Paola Mammini, dando un’idea molto diversa della “Generazione Z” che circola sui media tradizionali, in favore dell’immagine di “una generazione che si impegna e vuole comunicare, molto diversa dagli stereotipi infelici e problematici cui siamo abituati”, ha concluso Francesca Cima.
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