Suburra alle porte di Roma

L’uscita nelle sale del film di Sergio Sollima Suburra, ad appena 24 ore dall’inaugurazione della Festa di Roma, cattura l’attenzione mediatica e fa da capofila a un weekend che, nonostante la concorrenza festivaliera, allinea ben 10 “prime” nazionali per gli appassionati. Lo affiancano Lo stagista inaspettato di Nancy Meyers con Robert De Niro pensionato che torna al lavoro al servizio del gran Capo Anne Hathaway, Maze Runner: la fuga di Wes Ball con Dylan O’Brien, sequel di un successo young-adult dello scorso anno, Woman in gold di Simon Curtis con Helen Mirren e Ryan Reynolds, ispirato alla storia vera di Maria Altmann, ebrea austriaca costretta a  la vita in esilio che scopre che il governo austriaco possiede un quadro di Gustav Klimt (“la donna d’oro”) che i nazisti trafugarono dalla sua casa.

E ancora Milano 2015 di Roberto Bolle, Cristiana Capotondi, Giorgio Diritti, Elio, Silvio Soldini, Walter Veltroni. Sei registi (di cui tre alla loro, anomala, opera prima) si misurano con altrettante facce della “capitale morale” d’Italia, la città di Expo 2015, cercandone l’anima segreta attraverso i ricordi e le emozioni di chi oggi abita la città. Ne nasce un film che sarebbe riduttivo chiamare documentario, un viaggio emotivo che colpisce e trova spettatori diversi per ogni suo capitolo.

Escono anche: il surreale e futuribile The Lobster, prima regia internazionale del greco Yorgos Lanthimos con Colin Farrell, Rachel Weisz e Léa Seydoux in un mondo dittatoriale in cui i single vengono costretti all’accoppiamento pena trasformazione in animali e abbandono nella foresta selvaggia; il  documentario sulla stagione dorata del rock anni ’60 La fabbrica del rock di Dennis Tedesco (citazione di merito per il distributore Wonder); la commedia tedesca Fuck you, prof di Bora Dagtekin su un ex galeotto costretto a fingersi professore di ginnastica per recuperare la refurtiva del suo ultimo colpo nascosta sotto il pavimento di una scuola; il delicato Leone nel basilico di Leone Pompucci con Carla Segnoris e Ida Di Benedetto; l’avventuroso e insolito Rosso mille miglia di Claudio Uberti con Martina Stella e Fabio Troiano impegnati nella corsa più antica e romantica della storia automobilistica.