Anche quest’anno SUB-TI, che da anni promuove numerose attività per l’abbattimento delle barriere sensoriali al cinema, in tv, a teatro e in ambito museale, rende accessibili ai disabili sensoriali alcuni titoli presenti nel programma della Festa del Cinema di Roma: Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, Dobbiamo parlare di Sergio Rubini e Alaska di Claudio Cupellini.
Per spiegare cosa significa “film accessibile”, quali sono i diritti degli utenti in termini di normativa internazionale e che impatto l’accessibilità dell’audiovisivo può avere sul mercato, SUB-TI ha organizzato un evento il 19 ottobre alle 15 al MIA, il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo realizzato durante la Festa del Cinema di Roma, con il supporto dell’ITU, l’agenzia delle comunicazioni dell’ONU, a cui prenderanno parte rappresentanti delle maggiori istituzioni internazionali e nazionali del settore.
Nel mondo 1 persona su 6 ha una qualche forma di disabilità sensoriale, un miliardo di persone. Solo in Europa ci sono più di 70 milioni di persone sorde o parzialmente sorde. Tuttavia, nonostante i numeri enormi, le disabilità sensoriali sono trattate ancora in modo diverso nei vari paesi europei, con percezioni e approcci molto diversi anche da parte dell’industria di settore. Nell’ultimo anno SUB-Ti ha collaborato con i maggiori festival nazionali e internazionali e ha reso “accessibili” numerosi titoli usciti nelle sale tra cui Torno indietro e cambio vita dei fratelli Vanzina, Nina di Elisa Fuksas, Pinocchio di Enzo D’Alò, Mirafiori Lunapark di Stefano Di Polito, Ogni maledetto Natale di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo, Buoni a nulla di Gianni Di Gregorio, Tre tocchi di Marco Risi, La foresta di ghiaccio di Claudio Noce, Biagio di Pasquale Scimeca.
Mercoledì 18 novembre alla Casa del Cinema Giancarlo De Cataldo e Mario Sesti, insieme a Giorgio Gosetti, analizzeranno alcune scene del maestro del brivido. A introdurre l'incontro l'attore Pino Calabrese
Viaggio tra i progetti italiani presentati al mercato di coproduzione all’interno del MIA. Da La dea delle acque calme di Elisa Amoruso all'opera prima di Fulvio Risuleo, Guarda in alto, dal nuovo film di Costanza Quatriglio Sembra mio figlio al 'western' in salsa sicula firmato da Giovanni La Pàrola, Il mio corpo vi seppellirà, a Palato assoluto di Francesco Falaschi. Ecco cosa ha catturato l’attenzione degli operatori internazionali venuti a Roma a caccia di storie
Il film dell'indiano Pan Palin, buddy movie al femminile, è un ritratto fresco e spigliato delle donne dell'India di oggi, gli spettatori della Festa del cinema di Roma hanno votato online tramite un sistema elettronico
“Ho scoperto Verdone a casa, con i suoi personaggi visti e rivisti in tv, era diventato uno di famiglia. Sul set è un regista molto serio, scientifico, sa bene cosa vuole, anche se un terzo del film è improvvisato”, dice di lui l'attrice Paola Cortellesi protagonista alla Festa del cinema con l'attore e regista romano degli Incontri ravvicinati. Lui l’ha scoperta al cinema e in tv come attrice comica, brillante e anche drammatica: “è dirompente, abbiamo la stessa ironia e c’è una grande sintonia tra noi”. Presto li vedremo nei rispettivi film Gli ultimi saranno ultimi e L'abbiamo fatta grossa