“La cosa che mi ha colpito di questa seconda stagione è la tenacia di Marina. Lei non molla, ama questo lavoro. Non vuole andare in pensione, ha molto da dire e da fare”. Così Lunetta Savino nel raccontare il personaggio al centro della seconda stagione di Studio Battaglia, fiction prodotta da Palomar in collaborazione con Tempesta e Rai Fiction, diretta da Simone Spada, che torna in tre prime serate su Rai 1 da martedì 19 marzo.
Accanto a Lunetta Savino troviamo ancora Barbora Bobulova e Miriam Dalmazio, nei panni delle figlie di Marina, Anna e Nina, avvocatesse alla guida del prestigioso Studio Zander, ora diventato Zander Battaglia. Alla fine delle prima stagione, i patti erano che Marina sarebbe uscita di scena appena chiuse le ultime cause ma per Zander liberarsi di lei sarà più arduo del previsto. Nel cast Giorgio Marchesi, Marina Occhionero, Carla Signoris, Thomas Trabacchi e Massimo Ghini.
“Anna sarà sempre più confusa. – spiega Barbora Bobulova – Da una parte c’è il marito Alberto, con il quale ha condiviso molto e ha un matrimonio stabile. Dall’altra, però, c’è Massimo, che è molto più che un amante per lei. Alla fine, dovrà prendere una decisione. La serie è molto avanti, propone una parità di genere che nella vita ancora non c’è”. “Nella prima stagione abbiamo lasciato Carla dopo un divorzio, ora la ritroviamo al timone di un ristorante. – racconta Carla Signoris – Gli haters la colpiscono e lei chiede aiuto a Marina”.
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