BOLOGNA – Stefania Sandrelli, sempre sorridente e in forma smagliante, vestita di un lungo abito scarlatto, si è impegnata in una affollatissima masterclass pomeridiana condotta da Gian Luca Farinelli al Cinema Ritrovato di Bologna.
La grande interprete di oltre cento film ha ricordato con candore e ottimismo la sua adolescenza a Viareggio, “ove c’erano più cinematografi che chiese”. Divorava in media due pellicole al giorno assieme al fratello Sergio, espertissimo cineamatore e cinefilo. Tra i film che ricorda con maggior piacere, i musical americani che l’avevano spinta a studiare danza. Nel 1960, a 15 anni, assieme a cento altre coetanee partecipa agli Studi De Paolis ai provini del già famosissimo regista Pietro Germi. Viene scelta per Divorzio all’italiana, un capolavoro satirico che fa il giro del mondo e riceve l’Oscar per la sceneggiatura, due Golden Globe e tanti altri riconoscimenti. Stefania Sandrelli ha parlato a lungo della passione di Germi per il cinema e delle incancellabili lezioni di recitazione e di vita che le ha trasmesso. Ha evocato anche la sua liaison con il cantante Gino Paoli, le pennichelle sul set dell’indolente e adorabile Marcello Mastroianni, il piacere di recitare con dei cast composti da tanti caratteristi, le imponenti macchine da presa Mitchell che la inquadravano.
Si è rammaricata, con autoironia costante, di aver “perso” due pellicole importanti alle quali era stata candidata fino all’ultimo momento. Dominique Sanda le “rubò” la parte ne Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica, e Claudia Cardinale quella ne La ragazza di Bube di Luigi Comencini. Di Bernardo Bertolucci, conosciuto grazie a Gino Paoli sul set di Partner, ha straordinari ricordi.
Girando a Parigi Il conformista si era resa conto che si trattava di un film speciale, diverso da tutti gli altri, destinato a restare.
La sera ha introdotto in Piazza Maggiore il capolavoro bertolucciano – che la raffigura con Dominique Sanda sul manifesto del Cinema Ritrovato 2022 – di fronte ad un pubblico osannante. Il nuovo restauro del Conformista in 4K dal negativo originale è stato supervisionato dal Premio Oscar Vittorio Storaro presso i laboratori bolognesi dell’Immagine Ritrovata, in collaborazione con Minerva Pictures e RaroVideoChannel, la Fondazione Bertolucci e il sostegno del MiC. E non è mancato un ricordo del coprotagonista del film, Jean-Louis Trintignant, da poco scomparso: “Lui considerava Il conformista l’interpretazione di una vita”.
È in arrivo agli imminenti festival internazionali la più recente performance di Stefania Sandrelli: la commedia romantica di ambientazione laziale Astolfo, diretta da Gianni Di Gregorio e prodotta da Angelo Barbagallo per BiBi Film.
All'auditorium DamsLab viene proiettato Accuso Mussolini!, produzione svizzera del 1945, un instant movie realizzato sul finire della Seconda guerra mondiale, utilizzando le immagini girate nel Ventennio per i cinegiornali Luce, ribaltandone l'intento propagandistico
Smog (1962) di Franco Rossi aveva inaugurato la XXIII Mostra di Venezia sessant’anni fa. L’unica copia 35mm, conservata presso gli archivi dell’UCLA, è stata presentata al Cinema Ritrovato di Bologna. Luca Celada della Hollywood Foreign Press Association ha annunciato l’imminente restauro del film presso l’Immagine Ritrovata di Bologna grazie al sostegno dell’Associazione
Prodotto dalla rete tedesca ZDF e intitolato Eine Kamera Ist Kein Molotow-Cocktail, il film di 45 minuti affronta a caldo alcune turbolenze dell’epoca: i cortei antifascisti, i collettivi comunisti del quartiere Quadraro, i dibattiti tra le esponenti femministe, l’avvento delle videocamere leggere ad uso dei militanti
Grande ouverture dei festeggiamenti per il centenario di Francesco Rosi a Bologna con la proiezione in Piazza Maggiore della Carmen (1984) dall'opera di Georges Bizet nel nuovo restauro curato dalla Gaumont appositamente per l’evento