Star Wars: nostalgia della Galassia

Un’attesa spasmodica, biglietti per la prima già tutti esauriti, code di fan in costume a tema. E’ così che arriva il nuovo Star Wars, Il risveglio della Forza – da oggi in sala in 850 copie, destina


Un’attesa spasmodica, biglietti per la prima già tutti esauriti, code di fan in costume a tema. E’ così che arriva il nuovo Star Wars, Il risveglio della Forza – da oggi in sala in 850 copie,  destinate sicuramente a crescere – diretto da J.J. Abrams che prende il timone della saga lasciata da George Lucas nelle mani della Disney. Un’anteprima stampa a poche ore dall’uscita al cinema, blindatissima e caratterizzata da mille raccomandazioni da parte degli addetti ai lavori sull’assoluto divieto di rivelare dettagli importanti della trama, per non rovinare lo spettacolo al pubblico pagante. Giusto e comprensibile, perché in effetti un paio di colpi di scena ben assestati non mancano, e sono di quelli che faranno parlare.

E non mancano nemmeno il ritmo e lo spettacolo, Abrams ha eseguito bene un compito difficile, basandosi moltissimo sull’”effetto nostalgia”, con numerosi rimandi alla trilogia ‘classica’ (ma quasi nessuno a quella ‘prequel’ degli anni 2000, meno amata e celebrata) della quale ripercorre alcune tappe anche in maniera un po’ pedissequa. Quasi tutte le ambientazioni rimandano ad altre viste nei film precedenti. C’è un pianeta sabbioso, uno boscoso, uno innevato. Ma non sono quelli che già conosciamo. C’è un bar rumoroso come la cantina di Mos Eisley (Episodio IV), ci sono i ribelli buoni e un’organizzazione potenzialmente dispotica: ieri era l’Impero, oggi Il Nuovo Ordine, coordinato dal villain Kylo Ren (Adam Driver), emulo di Darth Vader, e da un misterioso personaggio con alte cariche (ieri l’Imperatore Palpatine, oggi il Leader Supremo Snoke, che probabilmente riserva qualche sorpresa per i capitoli successivi). Le premesse sono intriganti: Luke Skywalker, il protagonista della saga classica, è sparito, rifugiandosi su un pianeta isolato dopo aver fallito nel tentativo di addestrare una nuova squadra di Jedi. Sua sorella Leia lo cerca disperatamente, per affetto, ma anche per la necessità di contrastare il male che insorge. E invia un ambasciatore fidato (Poe Dameron, che ha il volto del nuovo arrivato Oscar Isaac) a recuperare delle informazioni importanti sul fratello sul pianeta Jakku, dove inizia la vicenda. Qui Poe viene catturato dal Nuovo Ordine e i suoi destini si incrociano con quelli di Finn (John Boyega), uno Stormtrooper ribelle che in realtà non ha alcuna voglia di servire i malvagi. Dopodiché entra in scena Rey (Daisy Ridley), una ladruncola apparentemente insignificante che vive rubacchiando e riciclando pezzi di vecchie astronavi. Casualmente – merito della Forza o di una sceneggiatura un po’ affrettata? – sullo stesso pianeta c’è il Millennium Falcon, la storica astronave di Han Solo e Chewbacca, e questo prelude naturalmente all’incontro tra i nuovi personaggi e quelli storici.  Non si può negare che rivedere il sorriso beffardo di Harrison Ford che pronuncia la sua storica battuta (“ho una brutta sensazione”) provochi più di un’emozione, così come l’apparizione di Carrie Fisher nei panni della principessa, per quanto su di lei si noti il peso degli anni più che sul suo partner maschile. Il grande latitante è Hamill, perché appunto, Luke è sparito. Ma non mancheranno certo le sorprese. Tra l’altro, lo script porta anche la firma di Lawrence Kasdan, che aveva lavorato anche sulla saga originale.

Appare però già abbastanza chiaro che, sebbene il film si presenti come un sequel fedele della trilogia classica – ci sono i droidi, le spade laser e tutto quello che i fan ‘si aspettano’, spesso anche inserito in maniera un po’ forzata – l’intento commerciale è quello del ‘reboot’ che vuol far ripartire la saga seguendo altre coordinate. Nonostante i rimandi, la pellicola (scelta intelligente) può essere tranquillamente apprezzata anche da chi non ha mai visto nemmeno un episodio della serie, e quindi anche i giovani ci andranno a nozze, andandosi poi a recuperare i capitoli precedenti grazie ai DVD di mamma e papà. I personaggi ‘anziani’ svolgono qui il ruolo del mentore e presto lasceranno spazio ai nuovi protagonisti. Se il film avrà successo – e lo avrà –  sono già previsti naturalmente altri due capitoli che vanno a completare la nuova trilogia. Ma anche due spin-off: uno, Rogue One, che dovrebbe far da raccordo alle prime due precedenti trilogie, e uno totalmente incentrato sul personaggio di Han Solo, probabilmente un prequel interpretato da un attore più giovane di Ford. Ce l’avete anche voi, quella brutta sensazione?

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16 Dicembre 2015

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