‘Spy x Family Code: White’, azione e umorismo sul grande schermo

Il primo film spin-off della serie anime 'Spy x Family' arriva nelle sale dal 24 aprile


Un padre spia, una madre assassina, una figlia telepate e un cane che legge il futuro. Dopo il grande successo in patria, la famiglia più bizzarra dell’animazione giapponese arriva sul grande schermo anche in Italia dal 24 aprile, distribuito da Sony Pictures e CrunchyRoll. Spy x Family Code: Whiteè il primo film spin-off degli omonimi manga e anime, che negli ultimi anni si sono guadagnati l’attenzione di centinaia di migliaia di lettori e spettatori in giro per il mondo, grazie alla sua comicità sopra le righe e il suo approccio parodistico al genere di spionaggio.

Diretto da Takashi Katagiri, il film si configura come una sorta di macro-episodio della serie originale, che si inserisce nella storyline principale senza alterarla. In poche parole, nonostante il target di riferimento siano principalmente i tanti fan del franchise, Code: White è pensato per essere visto anche da chi non ha mai avuto a che fare con l’opera creata da Tatsuya Endo. Certo, entrare nel particolare universo narrativo di Spy x Family e sintonizzarsi sul suo peculiare registro umoristico non è impresa facile, né tantomeno immediata. Il prologo, infatti, è un po’ caotico e sommerge lo spettatore di informazioni difficili da mandare giù a freddo.

Ci troviamo in un mondo di fantasia, d’ispirazione occidentale ma infarcito di elementi orientali, in cui due nazioni confinanti vivono in un perenne stato di tensione. Una sorta di guerra fredda che al minimo errore potrebbe far esplodere un conflitto sanguinoso. In un questo contesto, la spia Twilight sta affronta una improbabile e contorta missione per avvicinarsi a un pericoloso leader politico militarista, che ha richiesto un matrimonio di facciata con la giovane Yor e l’adozione della cinquenne orfana Anya. Al segreto della spia – che si fa chiamare Loid – si aggiungono quella della moglie – che nasconde un’attività da infallibile killer – e della stessa bambina – in grado di leggere la mente delle persone e di avere visioni del futuro, sfruttando indirettamente i poteri da veggente del cane Bond. Insomma, un quadro intricato e paradossale, una sorta di Mr. e Mrs. Smith in salsa anime che il neofita dovrà accettare senza farsi troppe domande, consapevole che si sta approcciando a dei personaggi sviluppati in una serie che va avanti da quasi due stagioni.

C’è poi il compromesso relativo al tono. Spy x Family è una commedia per tutta la famiglia che non si fa scrupoli di ridicolizzare tutti i cliché del genere di spionaggio e dell’anime di stampo action. Per questo non bisogna stupirsi se tutta la prima parte del film sia incentrata su uno sconclusionato viaggio di famiglia alla ricerca degli ingredienti di una torta tradizionale, né che le abilità spionistiche di Loid prevedano una conoscenza gastronomica sovrannaturale, né che Yor arrivi a sospettare un tradimento praticamente dal nulla. Bisogna solo lasciarsi trascinare dagli eventi, assaporando il gusto dell’eccesso che caratterizza da sempre l’opera originale.

Fortunatamente la seconda parte del film alza nettamente la posta in gioco, mettendo a dura prova le eccezionali capacità dei nostri protagonisti in una serie di eventi sempre più spettacolari. In questo frangente Katagiri spinge il tasto dell’acceleratore regalandoci una sequenza di scene animate in maniera sublime, virtuosistiche e, spesso, genuinamente spassose. Le situazioni sopra le righe tipiche degli anime giapponesi – la comicità slapstick e infantile, i personaggi macchiettistici, le scene d’azione folli – sono tutte messe in scena e efficacemente parodizzate, in un contesto in cui tutto è possibile e in cui l’unica cosa che conta è stupire.

Spy x Family Code: White è un compendio della creatività fuori dagli schemi che il mondo degli anime può offrirci, in una patina cinematografica che merita il prezzo del biglietto. Un’esperienza imperdibile per i fan del franchise, che potranno portare con sé in sala anche accompagnatori “vergini” senza il timore di lasciarli interdetti. Al netto delle macchinosità iniziali e di alcuni momenti palesemente pensati per i fan, questo film si configura come un ottimo ingresso nel mondo di Spy x Family: un primo passo che probabilmente non resterà l’unico.

Carlo D'Acquisto
17 Aprile 2024

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