Spot anti-pirateria

“Ruberesti un’auto? Ruberesti una borsa? Ruberesti un telefonino? … Ruberesti un film?” Messaggio forte in stile urlato da videoclip per il nuovo spot anti-pirateria che sarà proiettato in tutte le sale italiane insieme ai film di Natale e nei sei mesi successivi. Rivolto ai giovani e ricalcato sul modello americano, lo spot (in due versioni, una destinata alla lotta alla pirateria internet) vuole contribuire a diffondere l’idea che comprare un dvd per strada o downloadare una pellicola da internet è un reato con gravi conseguenze. “L’industria pirata è una vera e propria industria”, spiega il presidente di Unidim, Richard Borg. “In Germania ha comportato una perdita di 1 miliardo di € nel 2004. Queste aziende clandestine agiscono in modo organizzato, doppiano i film, li sottotitolano, hanno un loro marketing”. Shrek 2 esiste persino in versione toscana con parolacce, in stile “Vernacoliere”; la copertina del dvd illegale dell’ Odore del sangue di Martone punta sulla presenza di Michele Placido più della campagna ufficiale.

Forte è l’attenzione all’iter legislativo del decreto Urbani. “Il decreto originario è stato stravolto e reso inoffensivo”, denuncia Bernaschi, presidente Anem. “Le violazioni accertate erano diminuite grazie al decreto prima versione e alla campagna informativa – dice Walter Vacchino, presidente Anec – per effetto delle modifiche portate in commissione sono risalite”. Nel mirino la depenalizzazione dell’uso personale, come ricorda Gianni Massaro, presidente Anica, mentre Alberto Francesconi, presidente Agis, ricorda: “chi compra un dvd contraffatto alimenta la criminalità organizzata che usa questi proventi per attività ben più gravi”.

Preoccupazione anche per la pirateria online. Mentre Borg annuncia che Warner, Uip e Buena Vista stanno studiando tecnologie di protezione molto avanzate, Vacchino se la prende con Fastweb e RossoAlice, che pagano quote bassissime per i film inseriti nei loro listini (legali) togliendo spazio alla sala e allo sfruttamento successivo.