Sotto falso nome

E’ un cineasta quasi francese, il siciliano Roberto Andò. Già apprezzato a Parigi per Il manoscritto del principe, porta adesso alla Semaine, come film di chiusura, Sotto falso nome. Un thriller morboso intessuto di rimandi letterari, da Kafka a Kundera, che ricorda per certi versi Il danno. Cast internazionale, con Daniel Auteuil, Greta Scacchi e Anna Mouglalis impegnati in un triangolo dalle molte perverse sfaccettature. L’uscita in Francia, col titolo Le prix du désir, è già fissata al 29 settembre, mentre grande attenzione ha destato al Marché. Un ritorno in sala in Italia, infine, non è escluso, secondo l’ufficio stampa di Medusa. L’incasso sul nostro mercato (circa 600mila euro) è giudicato decisamente insoddisfacente per un film importante e costoso. “Ma forse spiega il produttore Fabrizio Mosca abbiamo scontato qualche incidente di percorso, lo slittamento della conferenza stampa di lancio, l’assenza di Auteuil che non riuscì a venire a Roma”.

Assente anche da Cannes, il divo francese, che vedremo accanto a Valeria Golino in 36, è bloccato a Parigi sul set di Claude Berri. Accompagnano Andò le due protagoniste femminili: la giovane e conturbante Mouglalis, che nel film seduce uno scrittore misterioso che un tempo fu amico di suo padre e la matura e affascinante Greta Scacchi, moglie perfetta e fin troppo complice, che osserva a distanza. “Mi ha stupito, nel confronto con gli spettatori, la capacità del film di prestarsi a tante letture diverse, evocando persino a un senso di incesto nel legame tra l’uomo e la giovane amante”, riflette Andò. Assistente di Francesco Rosi e Francis Ford Coppola, regista anche di teatro, l’autore palermitano prosegue la sua ricerca sul legame tra senso di colpa, sensualità ed intelletto. “Il mio prossimo film rivela si ispira al romanzo di Josephine Hart, La ricostruzione, storia del rapporto tra un fratello e una sorella che indagano sul mistero della loro origine”. Lo sta scrivendo, con Salvatore Marcarelli, spostando la vicenda dall’Irlanda all’Italia, mentre Ubulibri, sempre di Andò e Marcerelli, ha pubblicato la sceneggiatura di Sotto falso nome. “Il cinema italiano a corto di idee? Non direi. Da Sorrentino a Martone, per citare solo i colleghi che sono qui a Cannes, vedo film personali e interessanti, di grande spessore”.