Come previsto La grande bellezza di Paolo Sorrentino è in Concorso al Festival di Cannes (15-26 maggio), Miele opera prima di Valeria Golino sarà in competizione nella sezione Un Certain Regard – la giuria di questa prestigiosa sezione collaterale è presieduta dal regista danese Thomas Vinterberg, che
l’anno scorso era in gara con The Hunt – Stop The Pounding Heart di Roberto Minervini tra le Proiezioni speciali; l’attrice e produttrice Nicoletta Braschi nella giuria di Cinéfondation e dei cortometraggi, dove concorrono gli italiani Annarita Zambrano e Adriano Valerio con due corti di produzione francese, rispettivamente 37°4 S e Ophelia.
“Ringrazio il festival per l’invito e l’attenzione con cui segue il mio lavoro sin dagli esordi – ha dichiarato Sorrentino, che torna in concorso due anni dopo This Must Be the Place – Essere selezionati tra migliaia di film è già un grande riconoscimento. Andarci per la quinta volta di seguito una responsabilità e un onore che condivido con tutta la troupe. Uomini e donne appassionati che mi hanno consentito di trasformare in un film quella che per me era una fantasia”.
L’opera prima di Valeria Golino Miele – tratta dal romanzo di Angela Del Fabbro e in sala dal 1° maggio – è interpretata da Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Libero De Rienzo, Vinicio Marchioni ed è la storia di Irene (Trinca), una ragazza di trent’anni che ha deciso di aiutare malati terminali che vogliono abbreviare la propria agonia. Pur lavorando in clandestinità, nell’ambiente medico è piuttosto famosa e molti si affidano a lei. Uomini e donne che aspettano le istruzioni per abbandonare la vita senza soffrire. Sono incontri strazianti in cui l’attesa della fine del dolore coincide con la separazione definitiva tra un marito e una moglie, tra una madre e un figlio. Fino al giorno in cui a richiedere il servizio è un settantenne in buona salute che semplicemente ritiene di aver vissuto abbastanza.
Questo l’elenco dei film in gara per la Palma d’oro: Un château en Italie di Valeria Bruni-Tedeschi, da lei interpretato insieme a Louis Garrel, Xavier Beauvois e Filippo Timi, storia di una famiglia costretta a vendere la propria abitazione italiana. Inside Llewyn Davis di Ethan Coen e Joel Coen, Michael Kohlhaas di Arnaud Despallières, Jimmy P. (Psychotherapy of A Plains Indian) di Arnaud Desplechin, Heli di Amat Escalante, Le passé di Asghar Farhadi, The Immigrant di James Gray, Grigris di Mahamat-Saleh Haroun, Tian Zhu Ding (A Touch of Sin) di Jia Zhangke, Soshite Chichi Ni Naru (Like Father, Like Son) di Kore-Eda Hirokazu, La vie d’Adèle di Abdellatif Kechiche, Wara No Tate (Shield of Straw) di Takashi Miike, Jeune et Jolie di François Ozon, Nebraska di Alexander Payne, La Vénus à la fourrure di Roman Polanski, Behind The Candelabra (Ma vie avec liberace) di Steven Soderbergh, La grande bellezza di Paolo Sorrentino, Borgman di Alex Van Warmerdam e Only God Forgives di Nicolas Winding Refn.
Film d’apertura, come già annunciato, The Great Gatsby di Baz Luhrmann e in chiusura Zulu di Jérome Salle.
Questi i titoli che fanno parte della sezione Un Certain Regard che sarà aperta da The Bling Ring di Sofia Coppola: Omar di Hany Abu-Assad, Death March di Adolfo Alix Jr., Fruitvale Station di Ryan Coogler, Les salauds di Claire Denis, Norte, hangganan ng kasaysayan di Lav Diaz, As I Lay Dying di James Franco, Miele di Valeria Golino, L’inconnu du lac di Alain Guiraudie, Bends di Flora Lau, L’image manquante di Rithy Panh, La jaula de oro (La cage dorée) di Diego Quemada-Diez, Anonymous di Mohammad Rasoulof, Sarah préfère la course di Chloé Robichaud e Grand central di Rebecca Zlotowski.
Fuori competizione: All Is Lost di J.C Chandor e Blood Ties di Guillaume Canet
Proiezioni di mezzanotte: Monsoon Shootout di Amit Kumar e Blind Detective di Johnnie To
Omaggio a Jerry Lewis: Max Rose di Daniel Noah
Proiezioni speciali: Muhammad Ali’s Greatest Fight di Stephen Frears, Stop The Pounding Heart di Roberto Minervini, Week End of a Champion di Roman Polanski, Seduced and Abandoned di James Toback
Cinéfondation: Otdat Konci (Bite The Dust) di Taisia Igumentseva
Proiezione di gala in onore dell’India: Bombay Talkies di Anurag Kashyap, Dibakar Banerjee, Zoya Akhtar e Karan Johar.
La giuria di Cinéfondation e dei cortometraggi è presieduta dalla regista Jane Campion e composta da Maji-da Abdi attrice, regista e produttrice etiope, Nicoletta Braschi, attrice e produttrice, Nandita Das, attrice e regista indiana, Semih Kaplanoðlu, regista, sceneggiatore e produttore turco.
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